REDAZIONE MODENA

Grosso predica prudenza. Ma di fatto c’è una fuga a tre

Pisa, Sassuolo e Spezia allungano sulla quarta e danno l’impressione di essere le squadre da battere.

Pisa, Sassuolo e Spezia allungano sulla quarta e danno l’impressione di essere le squadre da battere.

Pisa, Sassuolo e Spezia allungano sulla quarta e danno l’impressione di essere le squadre da battere.

Lo Spezia non molla: sbanca il Menti – dove il Sassuolo aveva pareggiato 2-2 – e resta alle calcagna di un Sassuolo che va alla pausa da secondo in classifica, non lontanissimo dalla capolista Pisa che ha due punti in più e dopo l’unica sconfitta stagionale – proprio contro la Juve Stabia, a fine settembre – ha ripreso a marciare a due punti a gara. Ma nemmeno così lontano, appunto, da quello Spezia che lo segue due punti sotto e chiude un terzetto che in due giornate ha raddoppiato il distacco dalla quarta in classifica. Fino a due giornate fa i punti tra la terza e la quarta erano tre, oggi sono sei e se non raccontano fuga a tre, suggeriscono comunque uno scenario da tenere ben d’occhio, e che a questo punto della stagione ricorda un po’ quello dell’ultimo campionato di serie B giocato – e vinto - dal Sassuolo, ormai più di 10 anni fa. Allora in testa c’erano proprio i neroverdi, con 31 punti (il Pisa ne ha 30, la media che serve per comandare evidentemente è quella) seguiti dal Verona a 28 (gli stessi del Sassuolo di oggi) e a quota 25, terzo, c’era il Livorno, mentre lo Spezia oggi terzo ha due punti in più. Le analogie, insomma, non sfuggono, anche se, per dirla con l’allenatore del Sassuolo Fabio Grosso, "è ancora troppo presto per fare conti del genere, e a farli si perdono solo energie, quindi tanto vale stare all’oggi e non guardare troppo in là". Vero, vero anche tuttavia che 13 giornate sono, di fatto, un terzo di stagione e qualcosa lo hanno comunque già detto, suggerendo con ragionevole margine di approssimazione per cosa giocano i neroverdi, da qui alla fine.

s. f.