Niente sgambetto ai neroverdi, questa volta, per il tecnico del SudTirol Marco Zaffaroni. Era in campo – e segnò – nel Monza che estromise il Sassuolo dai playoff di C1 del 2006/07, era in panchina – sotituiva Baroni, di cui era secondo – con il Verona che, battendo i neroverdi di misura la scorsa primavera, ne avviò la retrocessione. Non c’è tre, dopo il due: paga dazio lui, questa volta. E recrimina, spiegando come "abbiamo fatto la gara che dovevamo, creando anche quattro o cinque buone occasioni", ma convenendo come il gap, tra i suoi e il Sassuolo, non sia eludibile, non oggi almeno, e aggiungendo che il Sassuolo "quando vuole ti mette sotto". Sarà, ma intanto i neroverdi, nonostante 23 punti raccolti nelle ultime 27 gare sono ancora secondi in classifica, e la gara del Druso, per i neroverdi, non è stata una scampagnata. Quindi in case neroverde ci si tiene stretti il risultato e si guarda avanti. "Sapevamo che oggi non sarebbe stata facile: loro – dice l’allenatore del Sassuolo Fabio Grosso - ci hanno aspettato per larghi tratti della gara senza concedere spazi: fossimo andati in vantaggio nel primo tempo, e le occasione le abbiamo avute, la gara sarebbe stata diversa". Invece è stata partita non priva di sofferenza per i neroverdi, "bravi a sbloccare il risultato nel secondo tempo, meno – aggiunge Grosso – ad approfittare che il Sudtirol ci ha concesso una volta in svantaggio". Ma, come contro il Mantova, il risultato c’è, "e – dice Grosso – ce lo portiamo a casa, sapendo che sono tre punti importanti, conquistati contro un avversario difficile da affrontare". L’imbattibilità esterna del Sassuolo resiste, la serie d’oro dei neroverdi si allunga a nove risultati utili consecutivi: la continuità c’è e il modo di imporsi dei neroverdi sottintende una confidenza ormai piena persa con la serie B, ma Grosso preferisce restare alla gara del Druso. "delicata: il passare dei minuti e il finale l’ha fatti diventare sporca, fastidiosa e difficile da giocare, ma i ragazzi sono stati bravi a mettere, dove serviva, sia lucidità che determinazione, ottenendo un risultato importante e meritato". Adesso pausa: utile a recuperare almeno Moldovan e Ghion (più difficilmente Doig e Lovato) e ad aggiungere al gruppo Volpato – che ha scontato ieri l’ultimo turno di squalifica – e a ricaricare le batterie in vista di una ripresa che propone, da qui a fine mese, prima la Salerntana in casa prima e poi l’atteso derby con la Reggiana, ancora al Mapei Stadium, ma questa volta da ospiti.
s. f.