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Passeggeri alla fermata dell'autobus
Modena, 30 gennaio 2025 – Sindacati sul piede di guerra per l’esclusione delle amministrazioni locali dalla visione del piano di rilancio a causa della clausola di riservatezza, definita da Cisl Emilia Centrale un "grave e pesante bavaglio nei confronti dei sindaci". "Le ombre – dice Cisl – sono in realtà tenebre: il vertice di Seta ha consegnato e discusso quel piano solo con il Consiglio d’Amministrazione, imponendo che i sindaci siano completamente tagliati fuori fino al 6 febbraio prossimo. Un fatto grave e pesante che, se confermato, suona come uno schiaffo ai sindaci e a tutte le comunità dei cittadini che rappresentano".
Secondo il sindacato, quella adottata dall’azienda è una strategia fallimentare. "Nel Cda dell’azienda – prosegue il sindacato – siedono i rappresentanti nominati o confermati dai sindaci, in virtù di un vincolo fiduciario e di trasparenza che non può mai venire meno. Per cui, se i sindaci convocassero i consiglieri che hanno nominato, potrebbero serenamente ottenere la visione del piano di rilancio. E se ciò non accadesse, i manuali suggeriscono la revoca del mandato. Procedere con colpi di mano – commenta il sindacato – e costringere i soci ad arrivare al 6 febbraio senza un’adeguata preparazione non è solo una figura grama per Seta, ma espone al rischio che il piano sia rigettato, in tutto o in parte, perdendo altro tempo prezioso per gli autisti e per tutti i lavoratori che sono allo stremo".
Anche Orsa Trasporti denuncia l’atteggiamento di Seta: "La mancata considerazione delle reali problematiche legate alla carenza di personale, insieme alla persistente ignoranza della nostra rappresentanza sindacale compromette qualsiasi sforzo volto a garantire un miglioramento dell’efficienza e della qualità del servizio offerto ai cittadini".