Modena, 23 maggio 2024 – Nel pomeriggio alle 16 le località di Stuffione e Rami di Ravarino, nel modenese, sono state sorprese dalla caduta di grandine della dimensione di ciliegie.
La perturbazione ha lasciato sul terreno un manto pare piuttosto spesso di chicchi dello spessore di 10 centimetri, nella nostra provincia si è presentato in forma più attenuata.
Sia a Stuffione che a Rami, la grandinata, forte ed intensa, è durata una quindicina di minuti e si è temuto il peggio.
A subire i danni maggiori – nel giorno in cui Arpae ha emesso la decima allerta meteo consecutiva, di concerto con la Protezione Civile – Massimo Targa, un frutticoltore di Ravarino, che ha segnalato alla sua organizzazione agricola danni ingenti al giovane frutteto ancora privo di rete protettiva, di cui era prevista l’installazione a breve.
La grandine, purtroppo, ha sorpreso le piante prive di protezione. Una parte del pereto, invece, si è potuta salvare grazie alle reti antigrandine.
"Un recente report ha evidenziato un maggio con una piovosità mai così intensa da 170 anni - dice Alberto Notari, presidente di Cia Emilia -. Già ci sono difficoltà per i ristagni idrici nei campi di cereali e nei frutteti, specialmente nel vignolese, dove è appena iniziata la campagna cerasicola. La grandine peggiora le cose. Stiamo facendo ancora una verifica sul territorio, ma temiamo che il maltempo abbia colpito aree più vaste”.
Altrove, nelle zone limitrofe il fenomeno ha assunto la forma spesso di grandine mista ad acqua e questo ha consentito di circoscrivere le aree danneggiate.
Da Ravarino, tuttavia, la sindaca Maurizia Rebecchi, fa sapere che "la grandinata ha preso una striscia che va da ovest a est, verso il crevalcorese. Molti frutticultori segnalano frutta maciullata e a terra, campi invasi e qualche allagamento”.