WALTER BELLISI
Cronaca

"Giganti di pietra per raccontare la natura"

In arrivo a pochi chilometri dal centro di Fanano la nuova opera d’arte di Michele Ciacciofera realizzata con i massi plasmati dall’acqua

L’opera verrà installata a pochi chilometri dal centro di Fanano

L’opera verrà installata a pochi chilometri dal centro di Fanano

Fanano accoglierà una nuova opera d’arte, frutto della residenza artistica di un mese di Michele Ciacciofera nell’ambito del progetto Living Lab Fanano. L’artista, ispirato dalla connessione tra territorio e natura, creerà una scultura monumentale intitolata ’L’Altare del Tempo e dell’Acqua Feconda’, realizzata con pietre arenarie lavorate dal fiume e raccolte sul posto. Fa parte del 20esimo simposio di scultura Land Art-Mosaico-Marcolfe che si terrà a Fanano dal 22 maggio al 22 giugno. L’opera di Ciacciofera, che sarà inaugurata il 21 giugno alle 11.30, è composta da otto totem verticali e riflette sul rapporto tra acqua e pietra come chiave per comprendere le dinamiche fondamentali della natura e della storia umana.

Diversi blocchi di pietre, scelti e selezionati nel fiume, saranno impilati e messi in equilibrio formando dei veri e propri colossi di pietra, allineati e disposti parallelamente al corso del fiume. Sulla grande base, otto piccole cavità saranno scolpite a evocare antiche pratiche rituali connesse all’acqua.

"Si tratta – di afferma Ciacciofera – di un progetto ’collaborativo’ con la natura: l’acqua ha modellato nel tempo le pietre suggerendomi le forme delle entità totemiche. Ognuna di esse sarà creata tramite la sovrapposizione e messa in equilibrio di più monoliti che daranno origine a dei veri e propri giganti di pietra". Inserite nel parco fluviale del torrente Leo, queste imponenti figure rocciose conferiscono un aspetto sacro al luogo ergendosi a protezione dell’ambiente circostante. Inoltre evocano un passato arcaico in cui l’acqua non era soltanto fonte di sostentamento fisico, ma anche oggetto di venerazione spirituale. In questo senso, i monoliti rappresentano un ponte tra passato e futuro, un monito a non dimenticare l’importanza dell’equilibrio tra uomo e natura. L’acqua come fonte primaria della vita e oggetto di devozione fin dalle antiche civiltà, e la pietra, custode di memoria e simbolo di durabilità. Il numero otto, simbolo dell’infinito, rappresenta invece la ciclicità della vita. Verrà installata a pochi chilometri dal centro di Fanano e ci saranno due panche costruite con le stesse pietre.

w. b.