Modena, 21 agosto 2024 – Dialogherà idealmente, e non soltanto per il nome, con l’Orto Botanico a pochi passi, crescendo mese dopo mese con eventi e proposte per aggiudicarsi un posto di rilievo nella geografia dei luoghi culturali cittadini, oltre che dell’intrattenimento e della socialità.
Riaprirà mercoledì 28 agosto il bar dei Giardini Ducali, ribattezzato ‘Juta all’Orto’, in riferimento sia alla società aggiudicataria della gestione per i prossimi sei anni (da un ventennio anima del celebre locale in via Taglio) che alla sua vocazione di presidio in stretto contatto con il mondo ‘green’ (a partire dai Giardini Ducali) tutto intorno.
Grande assente (fino ad oggi) dell’estate modenese e dei suoi eventi per via di un lungo lavoro di restyling, il bar ospitato nella Palazzina Vigarani riparte con una promessa: recuperare il tempo perduto e garantire un’offerta senza pause nei prossimi mesi e anni. Abbiamo parlato di questo esordio con Filippo Ferro, uno dei soci dell’universo ‘Juta’. Negli ultimi due mesi in tanti hanno sofferto la mancanza del bar dei Giardini, soprattutto durante le serate degli eventi estivi.
Il ripristino del locale ha richiesto più settimane del previsto? "Dall’affidamento della gestione ci siamo messi subito al lavoro per fare partire l’attività in tempi stretti, ma effettivamente gli interventi necessari sono stati tantissimi e diversi li stiamo ancora ultimando.
In particolare, il bancone e la pedana avevano bisogno di un restyling importante, senza dimenticare l’attivazione dell’utenza elettrica.
L’estate, poi, non ha sicuramente aiutato perché su certi fronti è tutto purtroppo rallentato. Parliamo però di un affidamento che non si limiterà ad una stagione, ma a sei anni, quindi era fondamentale mettere le basi per proporre un locale rinnovato".
Ripartirete a regime dal mattino alla sera o ci sarà un periodo di rodaggio?
"La riapertura dal 28 agosto sarà limitata inizialmente solo al tardo pomeriggio, dalle 17 in poi, nella parte esterna: questo ci permetterà comunque di iniziare l’attività, accogliere nuovamente i modenesi, ma allo stesso tempo terminare gli interventi all’interno del locale.
Nel giro di massimo due settimane contiamo di concludere per aprire il bar tutta la giornata, a partire dalle colazioni. Verso metà settembre ci aspettano i primi eventi e vogliamo essere pronti".
Cosa proporrete?
"Gli appuntamenti iniziali saranno in concomitanza con il Festival Filosofia con la riproposizione del famoso ‘Tiratardi’. Venerdì 13 e sabato 14 settembre, dalle 21, lo ‘Juta all’Orto’ si animerà con live music e djset con protagonisti Blak Saagan, Almamegretta, Bassolino e Lou Pelle.
Sarà l’occasione per fare assaggiare alla città la nostra voglia di creare aggregazione positiva". Come immaginate la programmazione autunnale e invernale?
"E’ ancora tutto in fase di definizione, ma posso anticipare che stiamo provando a immaginare un giardino esterno con una copertura trasparente in plexiglass: questo ci permetterà di avere un ambiente riscaldato per live, presentazioni e iniziative di ogni tipo".
Cosa vi ha spinto a lanciarvi in questa avventura dopo un ventennio di Juta in via del Taglio? "Cercavamo nuovi stimoli e un contesto che ci permettesse di proporre iniziative nuove rispetto al nostro attuale locale: penso per esempio alla musica dal vivo e agli incontri letterari.
Secondo noi i Giardini Ducali hanno una potenzialità enorme in fatto di eventi, un po’ come i Giardini Margherita a Bologna e altre situazioni analoghe".
Quale filosofia animerà il nuovo locale?
"La vicinanza all’Orto Botanico per noi sarà anche metaforica: il nostro intento è coltivare e fare crescere musica, cultura e socialità a 360 gradi.
E’ una nuova sfida e non vediamo l’ora di cominciare".