Concordia (Modena), 20 novembre 2022 - Solo pochi giorni fa pubblicavano le loro fotografie felici al mare e a Verona, insieme alla loro bambina. All’improvviso il 17 novembre Nicholas Negrini ha denunciato la scomparsa della moglie. Venerdì sera Alice Neri è stata trovata carbonizzata nel baule della sua Ford (solo il Dna dirà se il corpo sia proprio quello della donna, ma per gli investigatori non ci sarebbero dubbi).
Aleggia il mistero dietro la morte di una mamma 32enne di Rami di Ravarino e al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, ma il fascicolo aperto in Procura ‘parlerebbe’ di omicidio volontario, un atto dovuto per poter indagare a 360 gradi su quello che potrebbe essere l’ennesimo femminicidio che si registra nella nostra provincia. Un’ipotesi, appunto, perché i resti del corpo della giovane donna sono stati rinvenuti all’interno dell’auto in fiamme, della quale è rimasta a sua volta giusto la lamiera.
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L'ultimo avvistamento
A chiamare i soccorsi, dopo le 21 di venerdì è stato un passante che si è reso conto delle fiamme nelle campagne di Fossa di Concordia, in via Griffona e in un’area ‘nota’ per furti e situazioni di degrado. La stessa auto sarebbe stata vista passare poco tempo prima della terribile scoperta proprio a Concordia: i varchi ne avrebbero ‘immortalato’ la targa. C’era Alice al volante? In quel caso dove sarebbe rimasta per due lunghi giorni? Impossibile stabilirlo al momento.
ll marito e l'amico dai carabinieri
Quel che è certo è che ieri il marito è stato sentito come persona informata sui fatti in caserma: l’uomo avrebbe appunto dichiarato di aver denunciato la scomparsa della moglie giovedì 17, non vedendola rincasare dopo il lavoro. "Pensavo avesse avuto un incidente", avrebbe rivelato il giovane. Ieri pomeriggio in caserma è stata sentita anche una seconda persona: un uomo che pare la vittima frequentasse da qualche tempo ma – fino a ieri sera – nessuno sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati.
La scientifica in casa
Intorno alle 15 i carabinieri della Scientifica si sono poi recati nell’abitazione della coppia, in via della Costituzione a Rami di Ravarino al fine di raccogliere diversi reperti della 32enne da sottoporre poi al test del Dna. Insieme ai militari, con il volto particolarmente provato è arrivato anche il marito, Negrini che, per prima cosa, ha preso tra le braccia il volpino di famiglia. "Per ora non posso parlare", ha detto.
La bimba dai nonni
Alice e Nicholas si erano uniti da poco in matrimonio ma dal 2015 vivevano nella villetta a piano terra. La loro bambina è stata affidata ieri alle cure dei nonni. L’allarme è scattato appunto di venerdì sera quando un passante ha notato il fumo invadere l’area verde ‘racchiusa’ tra due laghi. Sul posto sono accorsi subito i pompieri e, subito dopo, i carabinieri che – rinvenuto il corpo carbonizzato della 32enne – hanno subito dato il via agli accertamenti. Ieri i carabinieri sono tornati sul posto per repertare ulteriori tracce rinvenute tra la cenere e i pochi residui rimasti. Eventuali tracce sul terreno, particolarmente ‘rigido’ per le basse temperature risultavano comunque in parte già ‘inquinate’ dall’arrivo dei soccorsi.
Il particolare dei sedili
"Sono passato da qua intorno a mezzogiorno di venerdì – ha spiegato ieri un giovane che custodisce nell’area alcuni cumuli di legna e gestisce i due laghetti – e non mi sono accorto di nulla". Pare che i sedili posteriori del mezzo risultassero reclinati e che il baule fosse chiuso ma la perizia sul mezzo, sicuramente, fornirà elementi utili agli accertamenti, pur essendo rimasto davvero poco della carrozzeria. Ieri in tanti si chiedevano cosa fosse accaduto in quel luogo così isolato di Concordia e in pochi, a Ravarino, hanno affermato di conoscere il volto di quella che potrebbe essere l’ennesima vittima di femminicidio.