Modena, 1 giugno 2019 - Alla fine sono arrivati in 20mila, anzi: sono tornati. Tornati al Parco Novisad da dove erano partiti all'inizio del pomeriggio. In mezzo, un serpentone lunghissimo, colorato, allegro e fiero. E' un grande successo il primo Gay Pride di Modena (foto) animato da persone arrivate da tutte l'Emilia, ma anche molto oltre. Il corteo per i diritti del mondo gay, lesbico e Lgbt ha attraversato i luoghi simbolo di Modena: dal Novi Sad - appunto - alla via Emilia, passando dal Largo Sant’Agostino, davanti al Palazzo dei Musei e ancora via Ganaceto, Camera di Commercio, Stazione per poi entrare da Corso Vittorio Emanuele II che rappresenta l’ingresso Ducale della città. Il corteo è passato in Piazza Roma per poi transitare di fianco alla Biblioteca Delfini, al teatro Pavarotti e, come spiega l’organizzazione, a pochi passi dal Tribunale di Modena, "protagonista di molte battaglie per le persone trans e per le nostre famiglie".
"E' un simbolo che le persone gay, lesbiche e trans non si nascondo e sono qui per difendere i loro diritti", spiega il segretario generale dell'Arcigay, Gabriele Piazzoni (video) all'inizio della giornata. In prima fila c'è anche il sindaco Giancarlo Muzzarelli (video) che ha sottolineato come Modena sia una città aperta dove si respira amore. Tantissimi i carri che sfilano per il centro storico, raccogliendo i sorrisi e gli applausi dei cittadini convinti che i diritti delle persone vengano prima di tutto. A un certo punto del corteo, c'è anche chi intona 'Bella ciao' (video).
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Al ritorno al Novi Sad, ad attendere la marea arcobaleno, tanti spettacoli e il duo modenese Bwenji e Fede (video). "Aspettavamo da anni un veneot del genere nella nostra cità - sorridono -: è nostro dovere essere qui e dare l'esempio. Occorre debellare ogni pregiudizio verso il mondo omosessuale, siamo tutti persone e siamo tutti uguali".
Tra i sostenitori del Pride ‘Diritti al centro’ la Cgil che propone un carro con il gruppo musicale degli Skambisti accompagnati da danzatori afro. Aderisce poi la Federazione provinciale del Partito della Rifondazione comunista che invita tutta la città a partecipare. La segretaria provinciale Judith Pinnock sarà presente sul carro dell’Arcigay. Una giovane ragazza in carozzina elettrica ha annunciato la sua presenza e, proprio per le persone disabili, è stata già predisposta una pedana davanti al palco. Predisposti anche interpreti Lis a disposizione delle persone non udenti.