GIULIANO MACCHITELLI
Cronaca

Gara sprint: tempi record. Dominio keniota all’arrivo. Trionfo anche per Cuccuru

Wafula primo al traguardo in 59’20’’, Cherop regina della classifica femminile. L’atleta paralimpica di Maranello oltre le aspettative: chiude in meno di un’ora.

Wafula primo al traguardo in 59’20’’, Cherop regina della classifica femminile. L’atleta paralimpica di Maranello oltre le aspettative: chiude in meno di un’ora.

Wafula primo al traguardo in 59’20’’, Cherop regina della classifica femminile. L’atleta paralimpica di Maranello oltre le aspettative: chiude in meno di un’ora.

Torna la grande corsa su strada a Modena e provincia, grazie alla Mezza Maratona d’Italia ed ai suoi 6.000 atleti che hanno percorso 21.0975 metri dal museo Ferrari di Maranello a piazza Roma a Modena (5.163 gli arrivati effettivi), mentre altri 4mila hanno partecipato sui circuiti non competitivi (5 e 10 chilometri). Diecimila runner totali per una festa dello sport e del territorio.

Un grande evento, con grandissimo impegno di volontari e polizia municipale per l’attraversamento di una parte importante della nostra provincia. Venendo all’andamento tecnico della corsa, tutto è andato secondo le previsioni della vigilia, con netto dominio keniota sia in campo maschile che femminile. Partono subito velocissimi, tanto da essere già soli al terzo chilometro, Emmanuel Wafula e Cosmas Boi, che del resto vantavano personali ben più bassi degli altri concorrenti. I due corrono spalla a spalla fino a Formigine, quando Wafula prova ad aumentare il ritmo. Riesce ad allungare di pochi passi prima di essere ripreso e nuovamente affiancato da Boi. Ma Wafula si sente più forte e lancia un nuovo attacco dopo 35’ di gara, all’altezza di Baggiovara. Stavolta Boi rinuncia a recuperare ed il distacco progressivamente aumenta, fino ad essere di un centinaio di metri all’ingresso a Modena. Una potente cavalcata finale porta Wafula a tagliare il traguardo in 59’20, mentre Boi è secondo in 1h00’07. Il terzo arrivato, in 1h01’23, è il keniota Simon Dudi Ekidor. Primo degli italiani in 1h1’48, con personal best migliorato di oltre 2’ dalla recente Roma Ostia, è Ahmed Oudha, atleta che ben conosce Modena per esservisi allenato, che così conferma l’eccellente periodo di forma che sta attraversando.

La gara femminile ha ricalcato un po’ il format di quella maschile con due keniote al comando sole ed affiancate, Gladys Cherop e Ludwina Chepngetich, sin dalla partenza. È stata la Cherop poi ad allungare e vincere in 1h08’23, staccando di oltre un minuto la Chepngetich. Ottimo terzo posto dopo una gara tutta da sola della bresciana Sara Bottarelli, prima italiana e non inserita fra le top runners della vigilia. Per quanto riguarda gli atleti ’locali’, vanno segnalati il 13° posto di Patrick Francia (Atl.Reggio) ed il 15° di Alessandro Pasquinucci (Fratellanza). In campo femminile Enrica Bottoni (Corradini) è settima e Nicoletta Venturelli (3,30 team) è sedicesima. Il percorso della Mezza d’Italia, leggermente in discesa verso Modena, ha favorito l’ottenimento di tempi migliori del previsto sulla distanza, ed infatti è classificato con omologazione B. Una menzione speciale la merita Rita Cuccuru, atleta paralimpica di spicco e maranellese d’adozione, che ha vinto la gara paralimpica con 53’38, ben al di sotto dell’ora che si era posta come obiettivo. Rita, che ha perso l’uso delle gambe a 17 anni, fra l’altro è stata alle Paralimpiadi di Tokio nel 2021, ha vinto l’oro agli europei di Paratriathlon a Coimbra nel 2024 e proprio nel 2024 ha deciso di dedicarsi anche alla corsa su strada, vincendo la non facile maratona di Parigi in 2h35’. Ecco come descrive la Mezza d’Italia: "È stato emozionante passare per il circuito con le auto schierate in mostra e per la fabbrica; un altro momento che mi è piaciuto molto è stato l’attraversamento di Formigine con tanta gente ad incitare, peccato non aver avuto il tempo di alzare gli occhi ad ammirare la Rocca addobbata". Stanca ma inarrestabile, già pensa alle due maratone nelle prossime settimane, Parigi e Londra, e all’Ocean Man a Cattolica a Maggio (5 km in acque libere). Un vero esempio di impegno e determinazione per tutti.