Galli, esposto alla prefettura: "Sistema di voto incostituzionale"

Il candidato della lista Ugolini ritiene che in questa maniera non sia garantita la segretezza "È facilmente identificabile grazie anche ai colori diversi che contrassegnano i territori" .

Galli, esposto alla prefettura: "Sistema di voto incostituzionale"

Operazioni di spoglio dopo il voto in Provincia

"Se il voto è segreto non si possono dare allo stesso Corpo elettorale schede di colore diverso perfettamente riconoscibili". Il candidato della lista Ugolini Andrea Galli ha inoltrato una lettera esposto al prefetto Fabrizia Triolo ravvisando gli estremi della "incostituzionalità" nelle modalità di voto per il rinnovo del Consiglio provinciale.

"Il rinnovo – scrive Galli – viene effettuato attraverso una votazione di secondo grado, come prevede la Legge Delrio del 2014 (Governo Renzi), ovvero non votano i cittadini residenti in Provincia ma votano solo i sindaci e i consiglieri comunali precedentemente eletti ( 710 elettori) con un meccanismo ponderato di riparto dei voti proporzionale al numero di elettori Comune per Comune con differenze notevolissime visto che la legge elettorale provinciale prevede 6 classi di voto ( A, B, C, D, E, F, ) aventi ognuna un peso elettorale diverso andando da un minimo di 25 voti per la classe A (fino a 3000 abitanti), di 43 voti per la classe B (fino a 5.000 abitanti), di 86 voti per la classe C (fino a 10.000), di 134 voti per la classe D (fino a 30.000) , di 251 voti per la classe E (fino a 100.000) e per finire 791 voti la classe F (fino a 250.000)".

Considerato questo meccanismo "bizantino" e "rilevato – prosegue Galli – che ognuno dei 710 elettori di queste classi vota secondo la sua classe non solo con una scheda di colore diverso ma soprattutto con un peso ponderato diverso, pertanto immediatamente riconoscibile" si ritiene che "questo comporti una gravissima violazione del secondo comma dell’articolo 48 della Costituzione italiana dove è previsto: ’Il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico’ in quanto il voto per i Consigli comunali maggiori, in special modo per quanto riguarda le minoranze, è tutto tranne che ’segreto’ visto che è facilmente identificabile in quanto di una certa categoria, ad esempio il voto di Modena, è unico o ridotto a poche unità".

La richiesta di Galli è di sospendere il voto "con queste modalità e, mantenendo inalterata la divisione per classi ponderate, la suddivisione del singolo voto in più voti che facciano la stessa somma rendendo impossibile l’identificazione del voto stesso".