Entro l’autunno, la Galleria Estense di Modena e la Pinacoteca Nazionale di Ferrara (oggi riunite nell’abbraccio delle Gallerie Estensi) torneranno a essere musei indipendenti. Lo ha annunciato (anzi, ribadito) Vittorio Sgarbi, sottosegretario al Ministero della Cultura, presentando la prima di una serie di mostre sul "Rinascimento a Ferrara" – che lui stesso ha curato, insieme a Michele Danieli – che riapre il meraviglioso Palazzo dei Diamanti, dopo due anni di lavori. Questo primo evento è dedicato in particolare a Ercole de’ Roberti e al suo ‘erede’ Lorenzo Costa, che da Ferrara illuminarono le corti padane della seconda metà del ‘400. Sgarbi ha avuto parole di elogio per Martina Bagnoli, direttrice delle Gallerie Estensi (seduta al suo fianco), sottolineando che ha fatto della Pinacoteca ferrarese, così come della Galleria Estense, "luoghi di straordinaria e moltiplicata bellezza". E tuttavia – a parere del sottosegretario e storico dell’arte – Ferrara deve avere un percorso separato da Modena: "Voglio vendicare Ferrara dalla timidezza del precedente ministro Franceschini che, per gentilezza, essendo di Ferrara, non ha voluto far sentire il suo peso su Ferrara. Ha riunito Modena e Ferrara, mettendo prima Modena: un insulto alla memoria e alla storia. Io invece voglio far sentire il mio peso". Dunque la Pinacoteca di Ferrara – ha proseguito – "deve diventare un museo autonomo, senza rapporti con Modena che a sua volta avrà la Galleria Estense autonoma, peraltro colma di capolavori che arrivano da Ferrara". Sgarbi ha riferito di aver già intavolato con Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, il progetto di ‘distacco’ delle due gallerie: "Per i tempi tecnici, si andrà a settembre od ottobre", ci ha detto. Nella grande mostra ferrarese spiccano varie opere da musei modenesi.
Stefano Marchetti