
La pittura inglese e francese, fra ‘800 e ‘900, in mostra a Vignola. La galleria Decò, in via Jacopo Barozzi...
La pittura inglese e francese, fra ‘800 e ‘900, in mostra a Vignola. La galleria Decò, in via Jacopo Barozzi 5, sotto la direzione di Margherita Franchini (foto) ha allestito un’interessante esposizione di opere provenienti da collezioni private straniere. Si tratta prevalentemente di artisti ‘minori’ che esprimono le tendenze proprie della loro epoca. Essi, infatti, seguono un filone unico: la rappresentazione della natura in cui la luce e l’atmosfera dei paesaggi costituiscono un denominatore comune. Gli artisti inglesi risentivano dell’influenza di autori ‘romantici’, come Turner e Constable, con i quali iniziò lo studio, appunto, della natura, che avrà ampio sviluppo dalla fine dell’ ‘800. Si tratta di un genere di pittura descrittiva, in cui sono rappresentati paesaggi, scene di caccia in cui si inseriscono persone e animali. La pittura francese dello stesso periodo coglie l’esperienza luminosa della scuola di Barbizon, corrente paesaggista del realismo di cui Corot fu capofila: la pittura ‘en plein air’ che segna la rottura con le accademie per seguire il contatto vero e diretto con la natura, in un cammino che porta verso l’impressionismo. Non è un caso che la scuola di Barbizon, località che si trova nei pressi della foresta di Fontainebleu, abbia avuto anche un ruolo importante nella protezione della natura: i ‘barbisonniers’, infatti, nel 1848 vollero creare la ‘riserva artistica della selva di Fontainebleu’ per preservarla da un progetto di disboscamento.
Cristina Boschini