Gaaloul sceglie il giudizio immediato. Slitta la prima udienza del processo

L’avvocato Ghini ha chiesto che il tunisino accusato dell’omicidio sieda subito davanti alla Corte D’Assise "Qui sono certo emergeranno nuovi elementi". La famiglia: "Mohamed continua a trincerarsi nel silenzio" .

di Valentina Reggiani

Non ci sarà l’udienza preliminare per Mohamed Gaaloul, il tunisino 30enne indagato per l’efferato omicidio della giovane mamma Alice Neri. Il processo per il giovane straniero, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere inizierà direttamente davanti alla Corte D’Assise. Il legale difensore di Gaaloul, l’avvocato Roberto Ghini, infatti ha rinunciato all’udienza preliminare, con contestuale richiesta di giudizio immediato per il 30enne. L’udienza preliminare, davanti al gip Dottoressa Carolina Clò era attesa per domaniì. Ad un anno esatto dall’omicidio di Alice Neri, il cui corpo è stato rinvenuto nel baule della sua auto, data alle fiamme nelle campagne di Concordia il 18 novembre dello scorso anno, l’unico sospettato per l’atroce delitto siederà quindi sul banco degli imputati per rispondere delle pesantissime accuse mosse a suo carico. L’avvocato ha infatti eccepito la nullità dell’interrogatorio disposto al termine della chiusura indagini e, conseguentemente, della richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura vista "l’incredibile mole di nuovi elementi acquisiti dal pubblico ministero". Il legale aveva chiesto un breve rinvio dell’interrogatorio – che non era stato concesso – al fine di consentire alla difesa di esaminare la documentazione recentemente depositata. "La rinuncia all’udienza preliminare ha la finalità di arrivare in tempi rapidi di fronte alla Corte D’Assise – spiega Ghini –. Ho ritenuto non utile in ottica difensiva ritardare ulteriormente il giudizio, avendo la consapevolezza che ben difficilmente l’udienza preliminare sarebbe stato luogo ove approfondire le innumerevoli questioni rimaste irrisolte. Sono certo che vi siano piste non adeguatamente seguite, così come sono certo che la Corte D’Assise sarà luogo dove emergeranno elementi di segno opposto alla tesi della procura. Dico questo perché mi sono confrontato con i miei validissimi consulenti tecnici e, proprio dall’esame di tutti gli atti che ho ricevuto in visione solo in questi ultimi tempi, sono emersi elementi davvero importanti e, dal mio punto di vista, risolutivi. Se ero certo dell’assenza di reali prove nel corso delle indagini, una lettura più attenta degli atti, di quegli atti di cui non avevo disponibilità prima, mi ha convinto ulteriormente. Credo che in Corte D’Assise emergerà la chiara assenza di elementi di prova a carico del mio e contestualmente la presenza di ipotesi alternative che non sono mai state prese in considerazione". "Come avevamo richiesto da tempo, finalmente il signor Gaaloul sarà processato – afferma poi il legale che assiste la famiglia della vittima, Cosimo Zaccaria – Prendiamo atto che, anche in questo passaggio processuale importante come l’udienza preliminare e come già accaduto in ben due interrogatori, Gaaloul risponde con il silenzio alle pesanti accuse a suo carico. Giustizia per Alice".