
Fratelli Giovanardi scatenati. Carlo fonda ’Popolo e Libertà’. Daniele candidato a Monza
Gemelli sempre più diversi i fratelli Giovanardi: divisi dalla politica e soprattutto dal covid. L’ex ministro Carlo fonda ‘Popolo e libertà’, rimanendo ancorato nel centrodestra, il dottor Daniele sperimenta una nuova avventura in Democrazia sovrana e popolare del (ex?) comunista Marco Rizzo, formazione per la verità più rosso-bruna che rossa, candidandosi alle suppletive di Monza per il Parlamento.
L’ex ministro ha presentato la alla Camera ‘Partito e libertà’, "che non è l’ennesimo partito, ma la costituzione di un’area popolare e liberale di ispirazione cristiana che metta assieme, per ora, le 18 associazioni riconducibili a questo filone politico e di pensiero in vista delle prossime europee, distinte dalla destra a trazione sovranista. È un invito a dialogare anche a Forza Italia: possibile che dal 38 per cento del Popolo delle Libertà ci si rassegni a scendere al 5 per cento?".
Le singole sigle nazionali o locali come ad esempio quella di Toti in Liguria, Cuffaro e De Luca in Sicilia, Brugnaro a Venezia a livello locale raggiungono risultati importanti. "Occorre andare oltre questa frammentazione perché stando ai sondaggi è possibile superare di gran lunga il 10 per cento. Il 2 e 3 dicembre organizzeremo il nostro convegno nazionale a Modena". Il segretario? "Lo deciderà il congresso dei delegati eletti dagli iscritti, ma non sarò io e neanche mi candido".
E spunta come si diceva anche il fratello, il dottor Daniele impegnato nelle suppletive a Monza per entrare in Parlamento. Ha scelto di andare con Marco Rizzo, passato comunista ma ora tra i fondatori di Democrazia sovrana e popolare, che peraltro su alcune posizioni è più vicino a Salvini che a Fratoianni: "Al mio avversario Galliani porrò due domande: cosa pensa delle affermazioni di Berlusconi sulla guerra in Ucraina e cosa pensa di Licia Ronzulli, la parlamentare più accanita nel sostenere il green pass e nella ghettizzazione di chi non poteva vaccinarsi".