
Modena, 27 aprile 2025 – È sempre più drammatico il bilancio del movimento franoso che dal primo aprile interessa la frazione di Boccassuolo nel Comune di Palagano, dove ci sono tre immobili distrutti, tra cui due abitazioni ed un’altra struttura non adibita ad abitazione, a cui si aggiunge la casa di un residente in procinto di cedere con già importanti lesioni.

Ieri mattina per rendersi conto della situazione, dopo l’emanazione del decreto che riconosce lo stato di crisi regionale per questa località, si è recato sul posto, insieme al sindaco di Palagano Fabio Braglia, anche Davide Baruffi, assessore alla Montagna della Regione Emilia-Romagna, che ha incontrato le persone colpite e isolate dalla frana.
Anche la notte tra venerdì e sabato la frana che scende dal monte Cratere, in movimento dal 1° aprile procedendo verso valle, è avanzata di 27 metri. “Frane di questo tipo – dice il professor Alessandro Corsini, ordinario di Geologia Applicata all’università di Modena e Reggio Emilia, chiamato sul posto in qualità di massimo esperto regionale e tra i massimi a livello nazionale; utilizza anche i droni - sono abbastanza tipiche del nostro territorio. Basti ricordare le frane dei Boschi di Valoria, Tolara e Lezza Nuova nei comuni di Frassinoro e Montefiorino, che hanno avuto, anche nel recente passato, evoluzioni simili a quello che osserviamo oggi a Boccassuolo. Ricordiamo, inoltre, che l’intera zona risulta “Area da consolidare“ già dal 1950 in virtù della sua alta propensione al dissesto”.
Fino ad ora sono stati evacuati tre nuclei famigliari residenti con otto persone, mentre sono state allontanati 10 nuclei familiari non residenti, che occupano seconde case per complessive 23 persone. Restano poi 51 le persone parzialmente isolate per l’ostuzione di quattro strade. Nel corso del sopralluogo delle ultime ore, oltre a verificare l’avanzamento del movimento dei detriti con la strumentazione messa a disposizione dal Dipartimento di Geologia dell’università di Modena e Reggio Emilia, che stima una massa complessiva di tre milioni di metri cubi di terreno mosso per fronte lungo due chilometri e ampio fino anche a 500 metri, è stato evidenziato come, al momento, la frana stia lambendo un traliccio di alta tensione con il potenziale rischio che questo venga compromesso nelle prossime ore.
“La frana – conferma il professor Corsini- si sta propagando verso il Torrente Dragone: conseguentemente l’area ed i volumi coinvolti aumentano. La velocità in quel settore è costante. Ci vorrà tempo perché la colata si arresti”. Il bilancio dei danni è pesante. Oltre agli immobili già citati e alle quattro strade, l’Agriturismo Lissandra è completamente isolato e gli animali vengono accuditi quotidianamente dal proprietario Giulio Guigli che deve attraversare un tratto di frana di 500 metri, che ostruisce la strada, per raggiungere la fattoria ed il caseificio. La famiglia, un nucleo di 5 persone è stata evacuata e sistemata in un alloggio messo a disposizione dal Comune a Palagano. Si confermano anche tre ponticelli di attraversamento distrutti. “Il movimento della frana – dice allarmato il sindaco di Palagano Fabio Braglia - si porta via ogni cosa incontri nel suo percorso verso valle. Ringrazio l’assessore Baruffi per la visita, che serve a mantenere alta l’attenzione su una tragedia che giorno dopo giorno assume dimensioni sempre maggiori”.