REDAZIONE MODENA

"Fotovoltaico nell’area agricola?. Creerà tanti danni all’ambiente"

Castelnuovo, l’accusa dei consiglieri Bolognesi e Galletta: "Disagi ai cittadini e consumo di suolo". La replica del sindaco: "Nessun progetto autorizzato. La nostra priorità è salvaguardare il territorio".

Castelnuovo, l’accusa dei consiglieri Bolognesi e Galletta: "Disagi ai cittadini e consumo di suolo". La replica del sindaco: "Nessun progetto autorizzato. La nostra priorità è salvaguardare il territorio".

Castelnuovo, l’accusa dei consiglieri Bolognesi e Galletta: "Disagi ai cittadini e consumo di suolo". La replica del sindaco: "Nessun progetto autorizzato. La nostra priorità è salvaguardare il territorio".

I consiglieri comunali di opposizione Marzia Bolognesi e Stefano Galletta, del Gruppo Misto, hanno diffuso ieri un comunicato per "mettere a conoscenza della collettività che è in corso l’iter autorizzativo per la creazione di un impianto agrifotovoltaico, all’interno del comune di Castelnuovo Rangone, di enormi dimensioni". Bolognesi e Galletta poi proseguono rilevando: "L’impianto in oggetto verrà realizzato fra le Vie Canobbia, SP 16-Della Pace e Del Cristo in corrispondenza di un terreno che attualmente è totalmente destinato all’agricoltura, con la presenza di querce ad alto fusto e secolari tutelate dalla Regione Emilia Romagna. L’area in oggetto risulta inoltre, per una parte, interessata dall’area di rispetto di una villa storica (Villa Melini) dotata di giardino tutelato anch’esso. L’interesse privato, la speculazione economica non possono prevalere sul rispetto della natura, dell’ambiente, della storia e della salute. Un impianto privato di questo tipo, infatti, comporterà la trasformazione di un campo agricolo in un impianto agrifotovoltaico che ben poco avrà a che vedere con il rinnovabile, il green e un vero cambiamento verso la sostenibilità. Non farà altro – proseguono Bolognesi e Galletta – che consumare suolo agricolo per una superficie enorme, abbattere querce secolari, creare un impatto visivo e soprattutto potenzialmente inquinante e nocivo per la salute delle persone e degli animali, in quanto comporterà la creazione di linee elettriche e di una cabina di trasformazione di un voltaggio molto elevato. È quindi molto importante agire adesso mentre è in corso l’iter autorizzativo che porterà alla creazione di questo impianto e che addirittura passa sopra alle teste dei cittadini e coinvolge in minima parte le amministrazioni pubbliche locali come il Comune. Stiamo anche costituendo un comitato che possa dare voce alle persone in modo che la collettività possa essere sempre più parte attiva e non passiva nelle scelte che ricadendo sul territorio avranno interazioni negative".

Da parte sua, il sindaco Massimo Paradisi osserva: "I consiglieri Bolognesi e Galletta pongono un tema vero, ma nel modo sbagliato. Vero è che la legge, di fatto, dà ampia possibilità di realizzare impianti (in particolar modo agrifotovoltaici) su terreno agricolo; vero è che anche il nostro territorio, come molti altri in provincia di Modena e in Regione, è oggetto di interesse sotto questo profilo. Tutto vero, ma affrontato nel modo sbagliato. Non solo perché ad oggi, al Comune, non è stato formalmente presentato nessun progetto o iter autorizzativo. Sbagliato soprattutto perché come consiglieri comunali, invece che lanciare raccolte firme (bisognerebbe cambiare la legge e può farlo solo il Governo che è della loro stessa parte politica), dovrebbero sostenere e votare, nelle sedi istituzionali, atti (come il recente Piano Urbanistico Generale al quale, invece, i consiglieri hanno votato in modo contrario) che vanno nella direzione di salvaguardare il territorio, tra le altre cose anche identificando, nei limiti di legge, vincoli e limiti per installazioni di questo tipo".

Marco Pederzoli