VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Forze dell’ordine, la protesta : "Aumentare organici e stipendi"

Manifestazione ieri mattina davanti alla Prefettura: "Servono risorse per un contratto dignitoso. Chiediamo al Governo di essere ascoltati, la situazione è davvero molto difficile e tesa"

Forze dell’ordine, la protesta : "Aumentare organici e stipendi"

Manifestazione ieri mattina davanti alla Prefettura: "Servono risorse per un contratto dignitoso. Chiediamo al Governo di essere ascoltati, la situazione è davvero molto difficile e tesa".

Modena, 1 agosto 2024 – Risorse economiche per un contratto dignitoso, che permetta il recupero del potere d’acquisto; un piano di assunzioni straordinario e miglioraramento delle condizioni di lavoro e di vita di lavoratrici e lavoratori, per arginare il fenomeno dei suicidi. Sono queste le richieste rivolte al Governo da parte dei sindacati di Polizia Silp Cgil e Polizia Penitenziaria FP Cgil che ieri mattina hanno manifestato davanti alla Prefettura, in contemporanea alla mobilitazione nazionale. Un presidio a sostengo delle rivendicazioni del comparto sicurezza e difesa che vedono al centro temi fondamentali: rinnovo contrattuale, questioni previdenziali e, più in generale, la sicurezza democratica nel Paese. I poliziotti, ieri, hanno fatto presente come sia divenuto ormai impossibile vivere con gli stipendi attuali, soprattutto per gli agenti appena entrati in servizio. Più volte infatti anche il Siulp ha rimarcato la difficoltà delle forze dell’ordine di reperire un’abitazione a prezzi accettabili nella nostra città.

"Chiediamo al Governo di essere ascoltati, visto che le nostre indicazioni, in questi mesi di tavoli, non sono state recepite. Non siamo contenti delle cifre che si stanno mettendo sui tavoli: l’aumento previsto degli stipendi per questo rinnovo contrattuale si aggira attorno al 6 per cento, mentre l’inflazione è arrivata al 17-18 per cento .– ha sottolineato ieri Vincenzo Palladino (Silp Cgil) – Sono cifre che non bastano a compensare la perdita del potere d’acquisto. Attualmente uno stipendio medio di un poliziotto si aggira attorno al 1500-1600 euro netti in busta paga e l’aumento contrattuale si aggirerebbe attorno ai 50-60 euro netti dal primo gennaio. Il contratto che si sta per andare a firmare, tra l’altro, è già scaduto ed è chiaro che in questa sede, nella fase di contrattazione al governo chiediamo attenzioni particolari che possano migliorare il benessere lavorativo dei poliziotti; quindi anche problemi alloggiativi, orari di servizio, turnazioni, straordinari. Una delle cose fondamentali – conclude – è poi quella di incrementare gli organici, le uscite dei pensionamenti sono sempre più impattanti e non compensate dalle nuove entrate".

Valerio Coviello, funzione pubblica Cgil fa presente come ovviamente la situazione sia la medesima per gli agenti di polizia penitenziaria. "Le criticità essenziali del comparto sicurezza sono legate sia a situazioni contrattuali – deve essere affrontato il tema dell’inflazione e quindi il caro vita subito in questi anni - e al tema sicurezza. Questo si lega alle dotazioni di personale: il turnover non viene coperto e abbiamo una situazione di sovraffollamento delle carceri che non vede come risposta una campagna straordinaria di assunzioni, come da tempo noi rivendichiamo. Riteniamo che chi lavora debba poterlo fare in condizioni dignitose, serenamente e poter tornare sano a casa".

"Gli incontri tenuti finora non hanno portato ad alcun progresso. È evidente che questo Esecutivo, dopo continui slogan e promesse, non ha la volontà di dare una risposta concreta alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sicurezza e difesa" affermano infine Giada Catanoso (Fp Cgil) e Aurora Ferrari (segreteria Cgil Modena).