REDAZIONE MODENA

Formazione medica. Donazione da 40mila euro per l’acquisto di simulatori

Unimore, grazie alla Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero arrivano nuove apparecchiature per l’addestramento in anestesiologia.

Da sinistra, Alberto Barbieri, il rettore Carlo Adolfo Porro,. Elisabetta Bertellini e il presidente della Fondazione Bsgsp Claudio Rangoni Macchiavelli

Da sinistra, Alberto Barbieri, il rettore Carlo Adolfo Porro,. Elisabetta Bertellini e il presidente della Fondazione Bsgsp Claudio Rangoni Macchiavelli

L’anestesia, uno dei momenti più delicati della pratica medica, quell’ assenza sensoriale indotta che per i non addetti ai lavori appare un mistero ma anche per i professionisti rappresenta una ricerca continua per garantire quell’equilibrio fatto di diversi fattori. La formazione e l’updating tecnologico, come in tutte le banche della medicina, è fondamentale. Vanno in questa direzione i simulatori medici avanzati in dotazione ad Unimore grazie ad una donazione di 40 mila euro da parte della Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero. Si tratta di dispositivi utilizzati per l’addestramento pratico in anestesiologia, fondamentali sia per gli studenti che per anestesisti già formati. Si tratta di manichini ad alta fedeltà che permettono di simulare una vasta gamma di condizioni mediche, dal monitoraggio dei parametri vitali a scenari complessi come arresti cardiaci, complicazioni respiratorie e interventi chirurgici. Questi dispositivi sono dotati di software avanzati in grado di modulare le situazioni in tempo reale e consentendo un apprendimento dinamico. "Sono dispositivi che formano sulle manovre di base che si eseguono quotidianamente sia in campo anestesiologico che intensivistico – ha spiegato Elisabetta Bertellini primaria di anestesia e rianimazione – ci permettono di gettare le fondamenta della formazione, iniziare con questo aiuta indubbiamente nell’acquisizione di competenze che l’anestesista si trova ad affrontare nei primi giorni in cui comincia a diventare un’anestesista rianimatori". Un campo dove gli imprevisti sono molto rari ma non assenti anche su questo fronte le simulazioni sono un grande aiuto. "Simulare scenari rischiosi e momenti problematici sempre più vicini alla realtà assicura un adeguato addestramento che preveda anche situazioni critiche" ha aggiunto Alberto Barbieri, direttore della Scuola di specializzazione in anestesia rianimazione di Unimore. Un ateneo sempre più orientato verso la formazione in rete con altre università di tutto il mondo. "Stiamo investendo moltissimo sulla formazione di alto livello – ha precisato il Magnifico Rettore Carlo Adolfo Porro – questo strumenti rappresentano una punta di diamante di un certo tipo di approccio da parte dei medici in formazione specialistica e degli specialisti nell’ambito di quella che viene detta la formazione continua". "La nostra Fondazione ha deciso da tempo di collaborare con Unimore e l’azienda ospedaliera modenese – le parole del presidente della Fondazione S. Geminiano e S. Prospero Claudio Rangoni Machiavelli – la nostra salute è il bene più prezioso che abbiamo e dobbiamo difenderla e preservarla con ogni mezzo".

Emanuela Zanasi