MILENA SOCI
Cronaca

Folla colorata in piazza: "Sproloquio imperdibile. Tanti temi importanti affrontati con simpatia"

Centinaia di cittadini e bambini in maschera hanno invaso il centro "É stato davvero emozionante, dobbiamo salvaguardare le tradizioni".

Centinaia di cittadini e bambini in maschera hanno invaso il centro "É stato davvero emozionante, dobbiamo salvaguardare le tradizioni".

Centinaia di cittadini e bambini in maschera hanno invaso il centro "É stato davvero emozionante, dobbiamo salvaguardare le tradizioni".

Per alcuni è la prima volta, per altri una tradizione consolidata nel tempo. Anche a Modena è arrivato il Giovedì Grasso e, come ogni anno, si è festeggiato in grande stile con centinaia di maschere, colori e la tradizionale carrozza con la Famiglia Pavironica. Tra gli odori di zucchero filato, esplosioni di coriandoli e il ritmo delle bande, l’evento per gli adulti ha rappresentato un’occasione per tornare indietro nel tempo e rivivere le emozioni dell’infanzia, ma è stato anche un’opportunità per trasmettere ai più piccoli le tradizioni e i simboli della nostra città, in primis le maschere di Sandrone, Pulonia e l’immancabile Sgorghiguelo. Partendo da Piazza Dante a bordo di una carrozza, la Famiglia Pavironica ha sfilato fino al balcone del Palazzo Comunale, affacciato su Piazza Grande, per esibirsi nel tradizionale sproloquio in dialetto modenese. Applausi quando si è parlato di sicurezza, con un appello a migliorare la situazione.

E poi i rifiuti, "pagati a peso", e riferimenti alla fiera di Modena – guai a chi la tocca" – e al mancato concerto, lo scorso anno, per l’anniversario della morte di Pavarotti. "Giuste le stoccate sulla sicurezza, come ha detto Sandrone, ognuno faccia la sua parte perché i modenesi possano vivere tranquilli" questo il commento dei tanti presenti.

"Lo sproloquio quest’anno è stato molto attuale – ha commentato Alessandra Landini – Durante l’evento si è fatto cenno anche all’intelligenza artificiale (durante una gag con le maschere ospiti, ndr) e al bisogno di essere uniti e di comunicazioni non solo virtuali. Il Carnevale è magia, unisce bambini e adulti attraverso ricordi condivisi che tornano anche a distanza di anni". Tra il pubblico c’è chi apprezza l’ironia e la capacità di Sandrone di affrontare argomenti profondi con leggerezza. "Nello sproloquio si è parlato di temi importanti – ha detto Sandra Notari – Sono qui, al Carnevale, vent’anni dopo come nonna. Sono venuta in piazza anche per mia nipote".

Anche per il mondo della scuola, il Carnevale rappresenta un momento di grande valore educativo. "È il secondo anno che io e le mie colleghe portiamo le nostre classi del primo comprensivo della scuola Anna Frank di Sant’Anna al Carnevale – racconta Paola Bortolai – Io sono di Modena, Sandrone è la mia maschera da sempre, ascolto lo sproloquio in Piazza Grande fin da quando ero piccola: è parte delle nostre radici. Per questo siamo venuti al Carnevale e abbiamo portato la maschera di Sandrone anche nella nostra scuola la settimana scorsa: può unire la nostra storia con quella dei bambini di oggi".

Tra coloro che sono tornati a vivere la festa c’è Giuliano Grani, che racconta: "E’ bellissimo assistere al Carnevale. Ho avuto una riunione in zona e sono tornato volentieri in centro per vedere il corteo. Ricorda molto l’infanzia, la storia di Sandrone ci veniva insegnata a scuola, così come i suoi discorsi, che sono parte di una tradizione da salvaguardare. È un modo per affrontare temi importanti con simpatia, come la sicurezza".

Anche chi lavora dietro le quinte dell’evento, come Adamo Martin, cocchiere della carrozza con la Famiglia Pavironica, vive l’esperienza con entusiasmo: "Faccio questo per lavoro. Domenica ero al Carnevale di Ivrea, poi sono stato anche a Viareggio, ma è la prima volta che lavoro al Carnevale di Modena. Ho molti amici modenesi che mi hanno parlato della tradizione di Sandrone e delle maschere tipiche. C’è tantissima gente ed è davvero emozionante".

Una giornata all’insegna della tradizione, dell’allegria e della riflessione, che ha confermato ancora una volta l’importanza del Carnevale modenese come evento che unisce generazioni e valori, tra satira, storia e festa.