Folgorato in piscina La famiglia scongiura l’archiviazione del caso "Impulso alle indagini"

Alex Bonucchi di Nonantola morì in un hotel di Algeri dove si trovava per lavoro. La madre del ragazzo ha nominato un legale per fare luce sulla tragedia. L’avvocato Crisci: "Ora siamo fiduciosi sull’impegno della magistratura".

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Folgorato in piscina La famiglia scongiura l’archiviazione del caso "Impulso alle indagini"

L’amore della sua famiglia contribuisce ogni giorno a tenere vivo il suo ricordo. Ma ora, ciò che importa, è trovare la verità ed è ciò che i familiari di Alex, in particolare la mamma e la sorella non smettono di cercare. Stanno andando avanti le indagini per individuare le responsabilità che hanno portato al tragico decesso di Alex Bonucchi, il 25nne di Nonantola morto folgorato nella piscina di un hotel in Algeria, dove si era recato per lavoro nel gennaio del 2021.

Pare che il ragazzo, dopo una giornata di lavoro per conto della Sacmi, fosse tornato in hotel per poi trascorrere la serata in piscina. Poco dopo la tragedia: Alex, tecnico specializzato della nota azienda di Imola con sede anche a Sassuolo (estranea all’inchiesta, ndr), sarebbe rimasto folgorato mentre si trovava in acqua.

Nell’aria c’era l’ipotesi dell’archiviazione del caso, ipotesi che mai la famiglia del 25enne potrebbe accettare. Subito i genitori del giovane hanno così nominato l’avvocato Antonio Crisci, del foro di Napoli che, insieme alla famiglia della vittima ha dato impulso alle indagini.

"Mi preme sottolineare l’importante collaborazione del corpo diplomatico italiano e delle autorità algerine, così come del datore di lavoro di Alex – sottolinea il legale – Presto accompagnerò la famiglia del ragazzo in Algeria per essere sentita circa la posizione del giovane in quello Stato e per essere ragguagliata sugli sviluppi delle indagini. Abbiamo dato impulso agli accertamenti che stanno andando avanti e allo stato il reato per cui si procede non è quello di omicidio volontario – spiega ancora l’avvocato. – Ora c’è il massimo rispetto delle iniziative della magistratura, nelle quali poniamo massima fiducia. Siamo in contatto con un avvocato algerino e – spiega ancora – a seguito di una paventata archiviazione, ho ritenuto opportuno recarmi personalmente in Algeria con la mamma di Alex. Lodo pienamente il comportamento dell’ambasciata e del consolato ad Algeri per la solidarietà e l’aiuto forniti alla mamma e alla sorella del defunto quando si sono recate sul posto. Abbiamo trovato ovunque il segno che questo ragazzo ha lasciato: nel posto di lavoro, in albergo. Sono stati molto affettuosi perchè questo ragazzo si era fatto volere bene da tutti: era rispettoso, lavorava bene e godeva del rispetto di tutti. Dall’autista che lo portava al lavoro ai colleghi: un plebiscito di manifestazioni di affetto e ricordo di questo giovane. E’ stato commovente".

Alex, insieme ad altri colleghi si era recato il trenta dicembre del 2021 ad Algeri per conto della Sacmi, che produce impianti e macchinari per l’industria ceramica. Il 25enne avrebbe dovuto occuparsi di montaggi, collaudi ed avviamenti di macchine termiche. All’improvviso la tragedia: la morte di un ragazzo giovanissimo con centinaia di sogni ancora da realizzare. I genitori di Alex chiedono la verità e l’individuazione di eventuali responsabilità per la terribile scomparsa del ragazzo.

Valentina Reggiani