
A novant’anni sventa la truffa grazie alla campagna di sensibilizzazione, tramite anche programmi televisivi, e ora racconta la sua esperienza...
A novant’anni sventa la truffa grazie alla campagna di sensibilizzazione, tramite anche programmi televisivi, e ora racconta la sua esperienza per evitare che possa capitare ad altri. La tecnica è quella del finto incidente di un familiare, con tanto di falso carabiniere. Una messinscena, purtroppo, già sperimentata in altre occasioni. "Ho ricevuto una telefonata – racconta la pensionata –, un presunto maresciallo mi avvisava che mio figlio aveva causato un incidente stradale nel quale era rimasta coinvolta una donna incinta. ’Servono 15mila euro’, mi ripeteva". Per incalzare l’anziana, i truffatori hanno aggiunto dettagli per far sembrare più grave la situazione. L’obiettivo era farle credere che il figlio fosse nei guai, ’bloccato’ in questura. "Mi hanno detto che la signora coinvolta nell’incidente era in ospedale con una minaccia di aborto e che avrebbe avuto bisogno di assistenza e cure. Mi hanno anche fatto presente che il marito era intenzionato a chiedere un risarcimento". La 90enne stenta a crederci, prende tempo. A quel punto i malviventi tirano in ballo anche l’altra figlia, dicono che è lì con loro, in questura. "Non mi sono fidata, ho chiesto che mi facessero parlare con lei per accertarmi che fosse tutto vero. Ho detto ’voglio sentire la voce di mia figlia’. A quel punto dall’altra parte del telefono si udiva qualcuno piangere dicendo ’mamma, paga’, ma non era certo la voce di mia figlia". I malviventi, ormai smascherati, hanno desistito interrompendo la chiamata. "Proprio pochi giorni prima, durante un programma televisivo, avevo sentito parlare di queste truffe. Per fortuna, essendo spesso in casa, ho guardato la puntava di quel programma di intrattenimento a cui sarò sempre grata – spiega la 90enne –. Come è capitato a me potrebbe succedere ad altri anziani. Per questo ho deciso di raccontare la mia esperienza".