VIVIANA BRUSCHI
Cronaca

Finale protesta: «Ricostruzione paralizzata»

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MAXI PROTESTA dei cittadini per le vie del centro storico contro la mancata ricostruzione delle opere pubbliche colpite dal sisma 2012 e la scarsa manutenzione delle strade. A Finale, ieri mattina, è andata in scena la ‘passeggiata informativa’ sulla paralisi della ricostruzione «dei luoghi simbolo ancora al palo per l’incapacità della giunta del sindaco Sandro Palazzi». Organizzata da Stefano Lugli (Sinistra Civica), Elena Terzi e PierPaolo Salino (Lista Civica), Andrea Ratti (Pd) l’iniziativa, alla quale hanno aderito oltre centocinquanta cittadini, «è nata dall’impegno di un gruppo di lavoro che da mesi – spiega Lugli – si occupa dei ritardi della ricostruzione pubblica nonostante l’enorme quantitativo di denaro messo a disposizione dalla Regione, ma che la giunta Palazzi non riesce a spendere mentre continua a incolpare la precedente amministrazione. Il sindaco deve rimettere la delega ai Lavori Pubblici, glielo chiediamo da tempo».

I cittadini si sono dati appuntamento alle 10 davanti al centro sportivo, «fiore all’occhiello, fino al 2012, della Polisportiva Futura che contava 2200 iscritti», e da lì muniti di cartelli informativi per ogni opera pubblica, con i dati presi dal sito ‘Open Ricostruzione’ della Regione, hanno fatto tappa alle ex scuole elementari ‘Elvira Castelfranchi’, ex scuole medie Frassoni, cimitero monumentale, Torre dei Modenesi, Fontana di Piazza Baccarini, Teatro Sociale, Chiesa di San Francesco, Convento ex scuola materna, Castello e municipio. In ogni punto del percorso, due tutor, di volta in volta, tra cui l’architetto Gherardo Braida che ha lanciato l’idea di una futuristica Torre dei Modenesi con l’ascensore fino al quinto piano, hanno ricordato la storia dei luoghi simbolo. «Per la ex scuola elementare non esiste alcun progetto di riqualificazione benché – riporta Elena Terzi – siano a disposizione oltre tre milioni della Regione e due milioni da fondi propri e donazioni».

Non va meglio per il Teatro Sociale, «con la Regione che dal 2014 attende delucidazioni al progetto preliminare», né per il cimitero monumentale, soggetto a continui allagamenti e infiltrazioni d’acqua nei loculi. «Abbiamo presentato un esposto alla Procura e denunciata l’emergenza sanitaria. Il sindaco rispetti i morti di Finale e delle frazioni. I soldi ci sono dal 2016, ma la Regione attende da quella data le integrazioni al progetto». La ‘passeggiata’ si è conclusa in Piazza Verdi dove gli organizzatori hanno denunciato «il gravissimo stallo della ricostruzione, concentrata nelle mani del Capo Ufficio Lavori Pubblici Francesco Alberti, che deve occuparsi anche di Lavori Pubblici, Ambiente, Patrimonio. Alberti lavora ‘a scavalco’ su più Comuni, è a Finale solo 27 ore a settimana». La Struttura Commissariale ha messo a disposizione del Comune 35,7 milioni per complessivi 52 interventi di ricostruzione, «ma sono appena 1,7 milioni i contributi che il Comune ha ricevuto, proprio per la scarsa capacità progettuale dell’ente, con il risultato che da quando Palazzi si è insediato la nostra città non ha fatto alcun passo avanti, senza contare che mesi fa ha perso anche i finanziamenti per l’Auditorium (1,300 milaeuro) cancellati dalla Regione per la mancata presentazione del progetto. Il rischio è di fare la stessa fine per le altre opere pubbliche».