Alla Cardiologia del Policlinico, diretta dal prof. Giuseppe Boriani, è di scena la innovazione nel campo del trattamento della fibrillazione atriale, con una nuova tecnica, la ablazione con elettroporazione. L’Aou, con la Cardiologia del Policlinico è stata scelta, insieme al centro di Ferrara come capofila nella introduzione di questa importante opzione terapeutica in regione e la nuova tecnica è stata applicata con successo a 4 pazienti, in questi giorni nella sala di Elettrofisiologia del Policlinico.
"La fibrillazione atriale – spiega Giuseppe Boriani – è il più comune disturbo del battito cardiaco e condiziona un peggioramento della qualità di vita e complicanze, in primis l’ictus da tromboembolia. Siamo da tempo impegnati in tutti i settori della ricerca clinica sulle aritmie e coordineremo qui al Policlinico un progetto Europeo Horizon su fibrillazione atriale e intelligenza artificiale i cui risultati ci permetteranno terapie personalizzate e più efficaci. Abbiamo un ambulatorio dedicato alla fibrillazione atriale e alle aritmie e operiamo in coordinamento con tutti i centri del Dipartimento, utilizzando la nostra piattaforma di elettrofisiologia interventistica che esegue più di 250 ablazioni all’anno ed è centro di riferimento provinciale ove si svolgono attività in collaborazione con le altre Cardiologie. La buona notizia di oggi è che abbiamo una risorsa terapeutica in più, efficace e sicura, l’ablazione con elettroporazione".
"E’ importante che i pazienti sappiano – aggiunge Carlo Cappello, responsabile del reparto di degenza della Cardiologia del Policlinico – che è possibile risolvere uno dei problemi più ferequenti , la fibrillazione atriale". Edoardo Casali, Referente della Elettrofisiologia al Policlinico, ha guidato la equipe di elettrofisiologi impegnati nelle procedure: "Questa nuova tecnologia –spiega – prevede la applicazione in specifiche zone del cuore di un’energia molto elevata per un periodo di tempo brevissimo, nell’ordine dei secondi e costituisce un nuovo approccio, sicuro, che si affianca agli approcci più tradizionali".