REDAZIONE MODENA

Fiato sospeso per le piene. Ponti chiusi e argini sorvegliati. In Appennino frane e alberi caduti

Resta l’allerta ’Arancione’ per criticità idraulica: schierati tecnici, Protezione civile, Aipo e Polizia locale. A Frassinoro erosa la sponda del ’Dolo’, a Montecreto ha ceduto un muro nel parcheggio del centro sportivo.

Fiato sospeso per le piene. Ponti chiusi e argini sorvegliati. In Appennino frane e alberi caduti

Modena col fiato sospeso per i fiumi in piena dopo gli intensi temporali. L’allerta ’Arancione’ per criticità idraulica, diramata dall’Agenzia regionale, è stata confermata anche per oggi, nonostante in pianura non siano previste altre precipitazioni. Tuttavia, le piogge di questi giorni sui bacini montani determinano il perdurare della piena del fiume Secchia, con occupazione delle aree golenali e interessamento degli argini, un livello di attenzione per il Panaro e per tutti i corsi d’acqua modenesi.

Sono rimasti chiusi, nella notte, ponte Alto a Modena e il ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera. Per motivi precauzionali, le due infrastrutture verranno riaperte alla circolazione solo quando il livello del fiume sarà sceso sotto soglia 2 che corrisponde a 8 metri a Ponte Alto: alle 16.30 di ieri è stato raggiunto il livello di 9,68 e il deflusso risulta lento. Chiuso anche ponte San Martino Secchia a Carpi.

Nel monitoraggio e nel controllo degli argini sono impegnati i tecnici comunali, provinciali e di Aipo, i volontari della Protezione civile (sala operativa a Marzaglia) e, nel presidio della viabilità, gli operatori della Polizia locale. Il coordinamento degli interventi è affidato al Coc, il Centro operativo comunale: riunito anche il Ccs, Centro coordinamento soccorsi convocato dalla Prefettura per valutare l’andamento del fenomeno.

Disagi sono stati segnalati in alta quota. La tempesta Ciaran ha sferzato l’Appennino a iniziare dalla serata di giovedì e non ha dato tregua per l’intera notte, con pioggia e raffiche di vento che in qualche punto hanno raggiunto anche i cento chilometri orari. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco, dei tecnici della Provincia e dei Comuni, e della Polizia locale per le piante finite sulle careggiate stradali, le fognature esondate e detriti sulle strade. Preoccupazione a Frassinoro per la situazione del torrente Dolo. "É intervenuta la Protezione civile regionale – dice il sindaco Oreste Capelli – perché ha eroso una parte di sponda non indifferente, sopra al lago di Fontanaluccia. Ha portato via anche dei manufatti". A Riolunato una frana ha prodotto il cedimento di un muro di contenimento lungo via Pezzuole, che porta alla borgata delle Pezzuole, abitata da diverse famiglie, con un’azienda agricola, e a quella del Castiglione. "Siamo riusciti a mantenerla aperta – riferisce il sindaco Daniela Contri – e riesce a passare una macchina. Per fortuna non è una strada molto trafficata". Nella zona di Fiumalbo e Pievepelago, a causa dello straripamento del torrente Rio delle Tagliole in via Rotari il traffico veicolare è stato deviato su via Lago Santo fino alla normale riapertura del ponte delle ghiare, mentre a Montecreto, nel Centro sportivo Kennedy, ha ceduto un muro di sostegno che sorregge il parcheggio pubblico. A Fanano sono stati rilevati danni a un muro del cimitero di Lotta ed è crollato un muro nel cimitero di Ospitale, oltre a un allagamento a Capanna Tassoni per l’ostruzione di un fosso. Anche a Sestola il vento ha divelto cartelli stradali e alberi. "Abbiamo presidiato i punti critici – dice il sindaco Fabio Magnani –, in particolare lo Scoltenna con la diga. Al momento è tutto sotto controllo". I tecnici della Provincia sono intervenuti infine sulla strada provinciale 27 a San Giacomo di Montese per rimuovere alcuni rami.

Ma tutte le strade fino a ieri sera erano aperte e percorribili.

Walter Bellisi