
"Fiabafobia, per saper ridere delle nostre paure"
Questa sera, con inizio alle ore 21, al Teatro Michelangelo di via Giardini andrà in scena "FiabaFobia" di e con Arianna Porcelli Safonov (nella foto). ’Fobia’ vuol dire paura e paura include nella propria radice l’indoeuropeo -patche vuol dire percuotere, abbattere. Potremmo dire che le paure ci abbattono e che veniamo giornalmente percossi dalla fobia. Non è un buon inizio per un monologo comico. La risata però è il linguaggio che serve per entrare dentro ad uno degli argomenti più attuali, impegnativi e meno discussi di questo momento storico: la paura come timone sociale. Siamo passati dal ’Non abbiate paura’ di Giovanni Paolo II al ’Restate a casa’ in un batter d’occhio, da ’Andrà tutto bene’ alla vigile attesa. "Sin dai tempi dell’Uomo Nero – dice la protagonista – ogni anno viene prodotto un nuovo soggetto che dovrà farcela fare sotto. Quando ero piccola si doveva aver paura di Chernobyl, poi c’è stata la Mucca Pazza, l’arsenico nell’acqua, i testimoni di Geova. Poi sono arrivati i musulmani e dopo il 2001 se vedevi un arabo che avesse fatto la sciagurata scelta di comprarsi una cartella Invicta, eri in grado di allontanarti con un record da far piangere Usain Bolt...".