Giorgia De Cupertinis
Cronaca

Ferragosto, l’allarme in corsia: "Ferie e carenza di personale, boom di doppi turni nei reparti"

Giulia Casamassima (Cgil): "Sono mestieri delicati, il livello di stanchezza riveste un ruolo fondamentale". Gennaro Ferrara (Cisl): "I sanitari sono sotto stress e in tanti decidono di licenziarsi. Si intervenga"

Giulia Casamassima (Cgil): "Sono mestieri delicati, il livello di stanchezza riveste un ruolo fondamentale". Gennaro Ferrara (Cisl): "I sanitari sono sotto stress e in tanti decidono di licenziarsi. Si intervenga" .

Giulia Casamassima (Cgil): "Sono mestieri delicati, il livello di stanchezza riveste un ruolo fondamentale". Gennaro Ferrara (Cisl): "I sanitari sono sotto stress e in tanti decidono di licenziarsi. Si intervenga" .

Modena, 15 agosto 2024  – L’emergenza "c’è tutto l’anno". Ma nel periodo di Ferragosto, non può fare altro che crescere. La calda estate in corsia, infatti, "è tutt’altro che semplice – tuona Gennaro Ferrara, segretario generale di Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale – perché la carenza di personale incide in questi mesi con ancora più forza. Nella sola Ausl si contano oltre trecento professionisti mancanti, tra infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia e tecnici di laboratorio, operatori socio-sanitari, che sono alcune delle figure maggiormente ricercate. Ne mancano 150, invece, per quanto riguarda le aziende ospedaliere-universitarie del nostro territorio". Questo scenario "va letto considerando inoltre le diverse criticità legate alla situazione estiva che si sta vivendo ora in corsia – continua Ferrara – dove l’occupazione dei posti letto è comunque in crescita, ci sono ferie da rispettare e, parallelamente, non ci sono professionisti formati che possono sostituirli. Il risultato, purtroppo, sono professionisti che si sobbarcano doppi turni, anche di dodici ore, vivendo una situazione lavorativa al limite. Così non va...". Tante spine, criticità, che finiscono ogni giorno sotto i riflettori, così come gridano i sindacati. "Durante l’incontro con le aziende sanitarie, abbiamo messo in chiaro come una delle nostre priorità sia quella di assicurare al personale migliore qualità di vita e di lavoro – incalza Ferrara – così come servono retribuzioni maggiori per quanto riguarda le ore di straordinario.

Ma soprattutto servono assunzioni, perché se lo scenario è faticoso tutto l’anno, nei momenti di picco la fatica si raddoppia".

Ferrara, quindi, non ha dubbi. "Serve una visione d’insieme, interventi strategici: pensiamo soltanto che il mese scorso, a Vignola, diversi infermieri sotto stress si sono licenziati – conclude – e questo accade frequentemente: c’è chi, non sopportando più queste condizioni lavorative, si sposta all’estero oppure rimane in Italia, ma nella sanità privata".

Sono tanti gli elementi che si concatenano tra loro, e che rendono questa estate sempre più ’rovente’.

Lo conferma Giulia Casamassima, responsabile della sanità per la Fp Cgil, che mantiene accesi i riflettori sulla questione. "Dalle nuove ondate di Covid, fino ai ricoveri per il caldo, la situazione – già complessa durante tutto l’anno – non si semplifica di certo durante i mesi estivi.

Il personale è sotto stress e lo scenario sempre più critico, ma questa è la naturale conseguenza agli enormi tagli del governo alla sanità pubblica.

Durante questa fase, ai sanitari viene così richiesta maggiore disponibilità, orari aggiuntivi. Viene chiesto di saltare dei riposi e rientrare in turno: il sistema si regge ormai sulla buona volontà del personale, ma così non si può andare avanti".

Anche per questo il grido dei sindacati continua a tuonare con forte determinazione.

"Parliamo di un lavoro delicato e la stanchezza riveste un ruolo fondamentale in reparto – continua la sindacalista – non ci sono soltanto le ferie, che sono programmate, ma anche gli imprevisti, la malattia. Non possiamo pensare di procedere riversando tutto sulle spalle dei sanitari,

che continuano a girare per coprire turni, ma bisogna urgentemente invertire la rotta.

Tutti i reparti sono in affanno, sia a Modena sia nelle altre realtà provinciali: anche per questo, quella che stiamo vivendo, non si presenta di certo come un’estate semplice. Anzi, forse è una delle più complicate che ci ritroviamo ad affrontare...".