REDAZIONE MODENA

Passeggia e cade da un muretto: ferito il cardiologo Stefano Tondi

Grave infortunio a Castelvetro di Modena. Il noto primario di Baggiovara si trovava nella frazione di Levizzano vicino all’oratorio di San Michele. Pare sia inciampato rovinando a terra da un’altezza di un metro e mezzo: portato in elisoccorso al Maggiore

Il primario di cardiologia di Baggiovara, Stefano Tondi

Il primario di cardiologia di Baggiovara, Stefano Tondi

Modena, 30 settembre 2024 – Sembrava essere una domenica come tante altre. Poi, l’improvvisa caduta durante una passeggiata e l’arrivo dei soccorsi. E’ ricoverato in serie condizioni il primario di Cardiologia di Baggiovara, Stefano Tondi; stava passeggiando a Levizzano (Castelvetro) nei pressi dell’oratorio di San Michele, una zona immersa nel verde tra le colline della pianura.

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Per cause ancora da accertare, il noto medico, nato a Bologna e residente a Vignola, sarebbe improvvisamente inciampato in prossimità di un muretto rovinando a terra da un’altezza di circa un metro e mezzo. Sul posto – via Tiberia – alle 12 circa sono arrivati, oltre al 118, anche i carabinieri. Nell’impatto con il suolo, il primario ha battuto lievemente il capo, anche se a preoccupare maggiormente è la lesione alla colonna vertebrale. Tondi, rimasto a terra immobile, è stato tempestivamente soccorso con l’elicottero e portato con codice di massima gravità all’unità spinale del Maggiore di Bologna (eccellenza per questo tipo di traumi) dove è stato stabilizzato e operato nel corso della serata di ieri.

Quasi otto anni fa, un altro terribile episodio sconvolse la vita del primario: precisamente nel novembre del 2016, Tondi – già direttore della Cardiologia di Baggiovara – fu infatti aggredito da un uomo che gli tirò in faccia dell’acido. L’aggressore, quella sera, ’sparò’ soda caustica usando un fucile giocattolo, mirando direttamente, e altrettanto precisamente, agli occhi del medico. L’episodio avvenne sotto casa di Tondi, tra Vignola e Marano: rimase vittima dell’aggressione anche il figlio, allora 19enne, accorso per soccorrere il padre. Choc tra i colleghi per la notizia dell’incidente di ieri il cui esito sembra frutto di una serie di sfortunate coincidenze. “Stefano è importante per tutti noi. L’azienda gli fa un grande in bocca al lupo e spera che possa tornare nel più breve tempo possibile – sono queste le parole di Claudio Vagnini, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria – è un amico oltre che un collega e un grande professionista”.