È uno dei giocatori su cui ci sono più aspettative, dopo una stagione d’esordio in gialloblù rovinata dal doppio infortunio al menisco, che lo ha costretto due volte sotto i ferri. Filippo Federici, al secondo anno a Modena, vuole riprendersi un ruolo da protagonista nella rosa della Valsa Group e, perché no, magari anche in Nazionale. "Lavoro anche per quello" racconta all’inizio della seconda settimana di preparazione atletica.
Federici, che clima c’è in questi primi giorni di lavoro?
"Siamo molto contenti di questa ripartenza, un nuovo inizio nel quale si sceglie che approccio dare alla stagione. Un approccio all’insegna del sorriso e del sudore, per quanto ci riguarda".
Per lei una stagione scorsa da scordare in fretta?
"Non posso negare che la scorsa stagione sia stata difficile per me, vorrei un po’ dimenticarla perché è stata una sofferenza, non ho mai avuto continuità nel gioco. Il pensiero allora si volge al futuro, a quest’anno, cercando di soddisfare le aspettative".
Che sistema avrete in seconda linea? La linea di ricezione? "Con Davyskiba mi conosco da tanto tempo, con Rinaldi abbiamo avuto un anno di rodaggio. Dovrò trovare meccanismi con Gutierrez e Massari, provare nuovi sistemi, ma nel complesso sono molto fiducioso".
Per far esprimere De Cecco al meglio bisognerà essere molto precisi?
"De Cecco ha due mani straordinarie, cercheremo di fargli fare meno strada possibile come già a Bruno lo scorso anno"
State lavorando tanto sulla difesa?
"Il coach insiste moltissimo sulla difesa, lo reputa un aspetto fondamentale del gioco. Abbiamo toccato ancora pochissime volte la palla, ma abbiamo già fatto un sacco di difesa".
Veniamo al campionato: cosa si aspetta da questa Modena? "È presto per parlare, devono ancora arrivare tutti i ragazzi delle Nazionali. Mi aspetto però che questa Modena sia un po’ la rompiscatole del campionato, facendo buone partite anche contro avversarie blasonate".
Infine le Olimpiadi: le ha seguite?
"Le Olimpiadi? Beh sono un appassionato di sport in generale, ho seguito tutto e in tutte le discipline ci hanno lasciato dei begli insegnamenti. La pallavolo? Ho visto un livello molto alto, di certo non mi aspettavo la vittoria della Francia ma in un contesto nel quale non c’erano favoriti per me. È il bello del nostro sport negli ultimi anni, c’è una concorrenza incredibile".
Lei un pensierino alla Nazionale lo fa?
"Certamente è uno stimolo, il lavoro che faccio qui a Modena è anche proiettato su questo aspetto, sul conquistarmi uno spazio in azzurro".
Alessandro Trebbi