Botta e risposta tra opposizioni e maggioranza sulla questione della vendita delle due farmacie comunali, che l’amministrazione è intenzionata a mettere all’asta nell’ambito dell’operazione di messa in liquidazione della Vignola Patrimonio (la società al 100% del Comune che gestisce tra l’altro le due farmacie e il mercato ortofrutticolo). "È il necrologio delle farmacie comunali – commenta il consigliere di Vignola per Tutti Angelo Pasini – la sintesi del consiglio in seduta aperta dell’altra sera. Al termine, abbiamo capito che la Vignola Patrimonio S.r.l. è, di fatto, un morto che cammina. È certificato il declino degli ultimi quattro anni, e l’assenza di iniziative di sviluppo della società. Un fallimento di cui la sindaca Muratori è direttamente responsabile, e che invece ripiega con la vendita a privati delle farmacie comunali "Neri" e "Carbonara", attività queste ultime, nonostante tutto, ancora in attivo.
Mercoledì ci sarà la riunione del consiglio comunale per deliberare di procedere alla vendita. In quella sede esporremo gli aspetti di una gestione del procedimento che non ci convince affatto, e riproporremo, come alternativa alla vendita, la predisposizione di un progetto di sviluppo di nuovi servizi a favore della cittadinanza". Dall’altra parte la sindaca Emilia Muratori replica: "Come sempre il consigliere Pasini cerca di buttarla in caciara per attaccare la sottoscritta e gettare fumo negli occhi ai vignolesi. La verità è che ora noi stiamo cercando di risolvere una situazione che era già ben nota alle precedenti maggioranze come testimoniano le dichiarazioni di Pelloni, da assessore al bilancio, ai media locali già diversi anni fa. Quando governavano il Comune, sia Pelloni che Pasini non sono stati in grado di intervenire in maniera efficace. Hanno venduto il pezzo più pregiato del patrimonio immobiliare della Vignola Patrimonio senza riuscire a invertire la rotta. Se avevano queste idee imprenditoriali perché non le hanno realizzate? Ora tocca a noi agire per cercare di prevenire il deteriorarsi di una situazione che al momento comunque, lo ripetiamo, è ancora in equilibrio. Il percorso che porterà alla dismissione della Vignola Patrimonio consentirà di estinguere il mutuo (circa 1,2 milioni di euro, ndr) e risparmiare sugli interessi (700mila euro) salvaguardando comunque il servizio e i posti di lavoro. Quello che loro non sono stati capaci di fare".
Marco Pederzoli