
La farmacia Comunale. Attilio Neri
E’ passata in consiglio comunale a maggioranza, con le polemiche delle opposizioni, l’alienazione delle due farmacie comunali, che ora andranno all’asta. Tutto è frutto, come è noto, della volontà da parte dell’amministrazione di mettere in liquidazione la Vignola Patrimonio srl, la società di proprietà al 100% del Comune di Vignola, viste le precarie prospettive per il futuro che emergono dagli ultimi bilanci.
"Il percorso di razionalizzazione della Vignola Patrimonio – si legge dalla nota dell’amministrazione – prevede, in ordine di tempo, la vendita delle due farmacie comunali, la messa in liquidazione della società, la riassunzione in capo al Comune del servizio di mercato ortofrutticolo (anch’esso di proprietà della Vignola Patrimonio, ndr.), la vendita dei terreni di proprietà della Vignola Patrimonio e quindi l’estinzione del mutuo acceso con la banca, il pagamento dei debiti sociali e l’estinzione della società.
L’incarico per la redazione di una stima giurata del valore delle due farmacie comunali è stato conferito al dottore commercialista e revisore legale Alessandro Cavani dello Studio Cavani & partners. Il valore della Farmacia Carbonara è stato determinato in 553.365,31 euro, quello della Farmacia Neri in 1.739.363,55 euro. Nelle prossime settimane verrà pubblicato sul sito del Comune di Vignola il bando per l’asta pubblica.
Le due farmacie verranno messe all’asta in due lotti distinti: i partecipanti all’asta potranno fare offerte per una sola o per entrambe. Avranno, comunque, l’obbligo di mantenere in servizio il personale oggi dipendente per almeno 36 mesi. L’intero procedimento ha il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti".
Dall’altra parte il consigliere di Vignola per Tutti, Angelo Pasini, contrario all’operazione commenta: "Abbiamo criticato il metodo scelto dall’amministrazione comunale di aver speso 113mila euro in consulenze e perizie affidate a professionisti privati, con lo scopo primario, urgente, di vendere le farmacie. Abbiamo presentato una mozione affinché venisse richiesto ai consulenti la predisposizione di un progetto di cessione parziale del patrimonio costituito dalle farmacie comunali, per la valenza sociale che esse rivestono e perché, a differenza delle farmacie private, le comunali producono ricchezza pubblica per la cittadinanza. La mozione è stata respinta dalla maggioranza che ha fretta di vendere per fare cassa".
Marco Pederzoli