Modena, 20 agosto 2024 – Esistono ‘Infinite possibilità’ per Cristina Faedi, modenese, da sempre appassionata di arte, mostre, viaggi, cinema, musica. Lo ha dimostrato lei stessa con le sue scelte di vita: dopo avere lavorato per 25 anni per Confindustria, seguendo l’industria ceramica italiana, nel gennaio 2023 ha deciso di seguire del tutto la passione e dare inizio alla sua nuova avventura esistenziale e professionale. E ‘Infinite possibilità’ è proprio il nome che ha scelto per descrivere il suo modo di esprimersi attraverso una tecnica tanto versatile quanto affascinante: il collage analogico. ‘Personal landscape and bespoke collages’: questo è il nuovo mondo di Cristina. "Ho sempre amato l’arte e, fin da bambina, ho avuto una buona manualità – racconta l’artista –. In un momento difficile della mia esistenza legato alla perdita, ho deciso di affrontare il cambiamento con un approccio nuovo. Complici sono state un paio di forbici che ho acquistato da un cartolaio: ‘Tagliano bene e costano poco, è un vero affare!’, le sue parole. Eravamo ormai fuori dal lockdown e ho deciso di ‘restituire’ i tanti viaggi che avevo fatto per lavoro e i luoghi visti, assemblandoli sotto forma di immagini". "Il collage – prosegue – è stata per me una vera e propria epifania, uno stream of consciousness, la scoperta di un mondo nuovo, interiore e surreale. Una modalità espressiva scaturita da un trauma e da una ricerca interiore che ha portato concretamente ad una vita nuova ed alla riscoperta di inclinazioni creative in realtà mai sopite. Per me – spiega Cristina – il tagliare minuziosamente e l’incollare meticolosamente è un momento di straniamento, quasi una pratica Zen, fatta di silenzi e di mondi a parte, dove il tempo non è un elemento così determinante perché si dilata a dismisura. Il creare diventa una esigenza, il ricercare una passione, il mondo assume una interpretazione puramente visiva fatta di simboli ed immagini, aprendosi a ‘Infinite possibilità’ compositive". Come Cristina sottolinea, il suo è un collage ‘analogico’ e non ‘digitale’, realizzato con pezzi di carta tagliati e incollati che danno vita a pezzi unici: "Realizzo due tipologie di collage: di pura fantasia oppure ‘su commissione’. Un’esperienza che va oltre la mera pratica tecnica e compositiva, in particolare con i ‘Personal Landscape’, i collage sui ‘panorami personalizzati’ intorno alla vita delle persone: il risultato non è solo un manufatto tangibile, bensì un trasferimento di emozioni dal committente al destinatario, attraverso di me che, al di là della descrizione a parole, leggo fra le righe quello che è il trasporto e l’energia positiva che si creano in questo flusso informativo. Così ho registrato il marchio ‘Infinite possibilità’, che sono quelle che tutti abbiamo ma troppo spesso ci poniamo dei limiti da soli.
Tutto sommato, se ci pensiamo, la nostra stessa vita è un collage di momenti, ricordi, persone, e io semplicemente do corpo a tutti questo. E’ un modo diverso di comunicare". Cristina sarà presente al festivalfilosofia, con la mostra ‘Ephemera. L’anima delle cose inutili tra collage e assemblage’.
E’ anche sui social, su Instagram: @infinite8possibilita.