GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Ex prof e angelo custode dell’estate Campo estivo gratis ogni mattina "Mi ripaga la vivacità dei bambini"

Fausta Fella, insegnante in pensione, è la madrina del progetto alla San Pio X che conta ben 150 iscritti "Dalle 10.30 alle 12.30, fino al 31 agosto. E ad aiutarmi ho i miei studenti, i ’maestrini’, come volontari".

Ex prof e angelo custode dell’estate Campo estivo gratis ogni mattina "Mi ripaga la vivacità dei bambini"

di Giulia Beneventi

È partita quindici anni fa, ospitando a casa sua una decina di bambini del quartiere tutte le mattine d’estate, per aiutarli con i compiti. Oggi la professoressa Fausta Fella, 69 anni, pedagogista ed ex insegnante delle superiori in pensione, gestisce un progetto simile ma dalla portata ben diversa - e sempre gratis. Quest’anno, i bambini iscritti al suo centro estivo mattutino sono arrivati a 150 in tutto, "e può essere che aumentino ancora arrivando a fine mese", dice lei.

Signora Fella, quanti anni fa è iniziata la sua attività alla parrocchia San Pio X?

"Quattro anni fa, e io sono in pensione da otto anni. La parrocchia si è dimostrata subito disponibile a lasciarci i locali, che sono perfetti, ampi, con il campo da calcio, il canestro per il basket, il biliardino e il tavolo da ping pong. Poi ho contattato anche le elementari San Giovanni Bosco, che è lì vicino, ed è stata la scuola a informare i genitori di questo servizio".

Però i compiti si fanno sempre, no? Anzi, prima il dovere...come si suol dire.

"L’attività dura due ore, dalle 10.30 alle 12.30, tutte le mattine da metà giugno fino al 31 agosto. Si parte con il fare i compiti, o comunque un ripasso, poi si fa merenda e si gioca. Da noi vengono bambini e ragazzi dai tre anni d’età fin circa ai 14 anni, la fine delle medie insomma".

Un bel servizio davvero per le famiglie, ma non farà tutto da sola, o sì?

"No anzi, già quando gestivo tutto a casa mia, anni fa, venivo aiutata da dei miei ex studenti, i ’maestrini’ come li chiamo io, che partecipavano volontariamente. Così come avviene anche oggi: i ’maestrini’ coinvolti nel progetto sono una cinquantina. Io mi sono impegnata affinché a ognuno di loro venisse data la Younger Card, che da diritto a qualche sconto, e perché gli venissero riconosciuti dei crediti scolastici".

E non vi fermate mai, per tutta l’estate?

"Quest’anno, per la prima volta, rimarremo chiusi il 14 e il 15 agosto, perché c’è il ponte. E lo facciamo anche d’inverno".

Pure.

"Sì, ma solo il sabato mattina, per gli alunni che fanno il tempo pieno. E in quel caso vengo molto aiutata anche da altre colleghe, ex insegnanti come me".

Tutto questo gratis: verrebbe da chiedersi, ma perché?

"Guardi, l’orario dell’attività è comunque contenuto, parliamo di un paio di ore. E io non sento la necessità di guadagnarci qualcosa. Anche perché moltissime famiglie che arrivano da noi sono straniere. Tanti bimbi arrivano dal Ghana, dalal Nigeria, dalla Polonia o dalla Romania, ma anche dal Bangladesh e dal Pakistan. Per loro è quindi un’occasione preziosa, per creare le prime basi culturali e linguistiche italiane. Le stesse mamme, che devono essere presenti se i bambini hanno meno di tre anni, possono imparare meglio la lingua".

Lei da tanto per questo progetto, e cosa riceve in cambio?

"Una botta di vita (ride). Mi scuso perché so che non è un’espressione molto elegante, ma è così. La carica e la vivacità dei bambini e dei ragazzi viene trasmessa a me e a tutti i ’maestrini’. E vorrei aggiungere una cosa".

Prego.

"Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la parrocchia, che ci fornisce non solo i locali ma anche la merenda e si occupa della pulizia degli spazi. Se poi il progetto si è ampliato è anche grazie al Comune, che ha coinvolto la Ludoteca Strapapera e il centro educativo Memo. Così, insomma, è riuscito a strutturarsi meglio".