
L’intitolazione della strada al cantautore sassolese Pierangelo Bertoli
Sarebbe piaciuto anche a lui, forse, che la toponomastica cittadina lo ricordasse qui, tra le periferie di Sassuolo e Fiorano, dove ieri è stata inaugurata via Pierangelo Bertoli. Da una parte le colline, dall’altra la città, o meglio ‘le’ città perché la strada ‘taglia’ in due la parte dell’area ex Cisa Cerdisa che congiunge i territori dei due Comuni. Oggetto di riqualificazione e ormai prossima al traguardo, con l’apertura di un ipercoop e di altre insegne commerciali in programma per la prossima settimana a ridisegnare l’area fino a dieci anni fa occupata dai capannoni, dismessi, di un grande gruppo ceramico.
Architettura industriale, "che – ha detto il sindaco di Fiorano Marco Biagini – una volta divideva ciò che oggi la strada intitolata a Pierangelo Bertoli, invece, unisce". Chi ci vuole vedere i simboli del caso può accomodarsi accomodi: fatto sta che era il 2022 quando il consiglio comunale sassolese dava l’ok – all’unanimità, peraltro – all’intitolazione di una via al cantautore sassolese, scomparso nel 2002, "e oggi che siamo contenti – ha aggiunto il sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – di poter ricordare, come peraltro facciamo già con il Premio e l’Auditorium di via Pia, entrambi intitolati a lui, un personaggio che tanto ha dato alla nostra città e altrettanto ha regalato alla musica italiana e non solo". L’area sulla quale i lavori sono ormai ultimati è una porzione dei 390mila metri quadrati oggetto di una riqualificazione ancora in parte in divenire, ma in parte ormai al traguardo, sotto questo cartello stradale la cui collocazione qui non è casuale. Non almeno, ad avviso di Alberto, figlio di Pierangelo, presente alla cerimonia insieme alla madre Bruna Pataccini.
"Non è un piccolo gesto, ma un grande gesto nei confronti di mio padre, del quale ringrazio le amministrazioni di Sassuolo e Fiorano, due città oggi idealmente unite nel nome di mio padre proprio in una zona che tutti conoscono come Mezzavia. Oggi la via è intera, e mi piace ricordare che poco distante di qui ha abitato, fino a qualche tempo fa, anche un grande amico di mio padre, ovvero il suo tastierista Moreno Bartolacelli", ha detto Alberto, ed anche Edy Gambetti, vicepresidente di Coop Allenza 3.0, non ha mancato di sottolineare quanto di simbolico ci fosse dietro la cerimonia andata in scena ieri. "Diverse generazioni sono cresciute con le canzoni di Bertoli: il ricordo di Pierangelo – ha detto – non è solo un atto dovuto nei confronti di un grande cantautore, ma anche il perpetuare una serie di valori che erano presenti nel suo lessico come lo sono in quello di Coop, che è e resta una cooperativa".