REDAZIONE MODENA

Ex Bellco, sostegno ai lavoratori: "Dalla Chiesa piena solidarietà"

Mirandola, il cardinale Zuppi ai dipendenti: "Bisogna trovare una soluzione. Sentiteci sempre vicini". Il messaggio di Don Erio: "Desidero manifestare la mia solidarietà. Speriamo in un risvolto positivo".

Ex Bellco, sostegno ai lavoratori: "Dalla Chiesa piena solidarietà"

Ex Bellco, sostegno ai lavoratori: "Dalla Chiesa piena solidarietà"

Mirandola, 18 giugno 2024 – "La solidarietà della Chiesa è piena. Le soluzioni ci sono e vanno trovate con pazienza e solidarietà, sapendo che la precarietà è quanto di peggio ci possa essere. Ci auguriamo che le parti sociali riescano a trovare gli accordi e le garanzie per guardare con speranza al futuro. Sentiteci vicini". Sono queste le parole del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, racchiuse in un videomessaggio trasmesso al presidio Bellco Mozarc ieri nel tardo pomeriggio. Parole solidali, rivolte ai lavoratori che da giorni si ritrovano davanti ai cancelli dell’azienda mirandolese, uniti per far sentire la propria voce.

Ma non solo. Un altro importante messaggio è quello dell’arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi, Don Erio Castellucci, che ha voluto esprimere il suo sostegno. "Desidero manifestare la mia solidarietà ai lavoratori. Vi sono vicino e spero che anche l’interessamento della dottoressa Camporota, il Prefetto, possa favorire una soluzione positiva: un caro saluto" ha scritto Don Erio alle organizzazioni sindacali. Proprio lì, al presidio davanti ai cancelli Mozarc, è arrivato ieri anche Don Carlo Bellini, vicario per la pastorale della Diocesi di Carpi, giunto nel piazzale per incontrare i lavoratori. "Vorrei portarvi i saluti del Vescovo Erio e la vicinanza della Diocesi. Sono di Mirandola, conosco benissimo la storia del biomedicale mirandolese e gli uomini che l’hanno fatto. Qui, dalle nostre parti, c’è l’orgoglio di lavorare, di produrre, di fare cose buone, c’è cultura del lavoro e qui non si lavora solo per portare a casa i soldi – ha detto Don Carlo, interrotto da un lungo applauso delle lavoratrici e dei lavoratori –. Qui il lavoro è un elemento culturale e di civiltà della vita e le persone qui ne sono orgogliose. Facciamo le Ferrari e facciamo i filtri che salvano le persone. Facciamo cose bellissime e questa cultura va salvaguardata, perché è un bel modo di lavorare, di pensare il lavoro e di stare al mondo. Vi auguro che la vostra battaglia abbia successo e che Mirandola possa continuare a crescere e con essa la civiltà del lavoro e del biomedicale, affinché possa rimanere un distretto sempre in crescita, anche pensando al futuro. Esattamente il contrario di ciò che stanno pensando di farvi fare. Il futuro esiste ed esiste un futuro coraggioso. Veronesi non c’è più ma ci siete voi, gente coraggiosa che può inventare il futuro del biomedicale. Col cuore siamo tutti vicino a voi". La protesta per la difesa dei posti di lavoro della azienda biomedicale Mozarc Medical – Bellco si trasferisce stamane sotto la sede di Confindustria Emilia Centro a Modena (via Bellinzona, 27/A), dove contemporaneamente dalle 9 inizierà il primo vero confronto tra lavoratori, loro rappresentati e la proprietà, passata sotto il controllo di una multinazionale statunitense. Il 12 giugno scorso l’azienda aveva comunicato in un incontro tenutosi in mattinata alla RSU la volontà di sospendere la produzione di filtri e macchinari per dialisi, che non trovava economicamente più conveniente e questo significava automaticamente l’annuncio di un esubero di 350 unità di personale, 300 diretti e 50 somministrati. A quel punto i delegati sindacali hanno abbandonato l’incontro e da allora sono scesi in sciopero permanente con la istituzione di un presidio davanti allo stabilimento, che in questi giorni è stato raggiunto dalla solidarietà della popolazione e delle istituzioni del territorio.