REDAZIONE MODENA

"Evento di Capodanno, poca chiarezza"

Avrà certamente una coda polemica nel consiglio comunale l’annullamento della festa di Capodanno che si sarebbe dovuta tenere al Palazzetto...

Avrà certamente una coda polemica nel consiglio comunale l’annullamento della festa di Capodanno che si sarebbe dovuta tenere al Palazzetto dello Sport di Mirandola. Le spiegazioni dell’assessore Marco Donnarumma ed il comunicato del gruppo promotore "Il Capodanno di Mirandola 2025" attraverso i loro post pubblici non hanno spento le polemiche. Anzi, hanno alimentato sospetti rimbalzati anche all’attenzione della politica e segnatamente del capogruppo della "Lista civica Mirandola 50mila", Giorgio Siena. "La risposta dell’assessore Donnarumma – afferma Siena – appare incompleta e vischiosa ponendo interrogativi che credo sia opportuno portare in consiglio comunale".

Cosa sia realmente successo attorno a questo evento – che stava riscuotendo un indubbio interesse di giovani e famiglie – e perché sia stato bloccato resta un mistero. Il gruppo di ragazzi promotori, per la gran parte provenienti da San Felice e con qualche presenza mirandolese, accusa che "non sono state fornite motivazioni chiare che giustifichino la mancata autorizzazione". Donnarumma, da parte sua, sostiene essere "fuorviante parlare di mancata autorizzazione. Il diniego in questione non è stato certo rilasciato oggi (sabato per chi legge ndr), ma più di due settimane fa e mi auguro che questo ritardo nel darne comunicazione non sia voglia di fare inutile polemica e di scaricare volutamente sulla politica eventuali responsabilità".

Sta di fatto che Mirandola per celebrare il Capodanno non ha alternativa all’evento proposto a pagamento nell’area della Pista di pattinaggio e "alla quale – secondo Siena – sarebbe stato corrisposto (anzi sborsato!) anche un contributo dell’amministrazione comunale". E su questo l’esponente della minoranza pretende spiegazioni che riguardano "il ruolo dell’ufficio preposto e l’indirizzo che ad esso è stato dato, poiché in questa, come in altre materie, si deve essere inflessibili sulle norme da applicare, quanto collaborativi nel fornire aiuti e supporti nei tempi giusti".

Alberto Greco