
Il personale impegnato nella esercitazione a Piancavallaro
Monte Cimone (Modena), 3 marzo 2025 – Un’altra esercitazione al Cimone dopo quella, lo scorso week-end, legata alla sperimentazione della telemedicina. Sabato scorso, il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna ha svolto un’intensa giornata in località Piancavallaro, un test su ricerca e soccorso in caso di valanga. L’attività ha coinvolto diverse Unità di soccorso provenienti da tutta la regione, composte da personale tecnico e sanitario (medici e infermieri), che durante la giornata si sono impegnate nella simulazione di un intervento per il ritrovamento di più persone sepolte sotto la neve ( impiegati figuranti e manichini).
Sono state utilizzate più tecniche per la localizzazione dei sepolti: Artva (strumento elettronico in grado di rilevare i segnali di trasmettitori indossati dalle vittime) e RECCO (tecnologia che consente di localizzare riflettori passivi inseriti nell’abbigliamento o nell’attrezzatura degli escursionisti). La gestione delle squadre e la mappatura dell’area di intervento ha visto la collaborazione anche dei Tecnici di Ricerca che hanno monitorato costantemente la posizione dei soccorritori sul sito valanghivo.
Il trasporto delle squadre verso l’area della simulazione è stato possibile grazie alla collaborazione con il Comprensorio del Cimone, che ha permesso il trasporto delle squadre con le seggiovie per potere in questo modo velocizzare i tempi di spostamento. L’esercitazione ha rappresentato un’importante occasione di formazione e miglioramento per gli operatori coinvolti, confermando l’importanza della formazione continua in sinergia e collaborazione tra tutte figure coinvolte, al fine di garantire interventi tempestivi ed efficaci in situazioni di emergenza in ambiente montano. Di recente quattro ragazzi sono stati travolti da una valanga sul monte Cusna con provvidenziale intervento in 16 minuti del Saer a quota 1.750 metri.