JACOPO GOZZI
Cronaca

Esami e visite, attese infinite. Oculistica e dermatologia off limits: "Ma c’è un piano per migliorare"

Stefania Ascari dell’Ausl: "Servizio ampliato soprattutto per i primi accessi e la presa in carico. Ci sono difficoltà a reperire il personale e stiamo lavorando anche sull’appropriatezza delle prescrizioni". .

Stefania Ascari dell’Ausl: "Servizio ampliato soprattutto per i primi accessi e la presa in carico. Ci sono difficoltà a reperire il personale e stiamo lavorando anche sull’appropriatezza delle prescrizioni". .

Stefania Ascari dell’Ausl: "Servizio ampliato soprattutto per i primi accessi e la presa in carico. Ci sono difficoltà a reperire il personale e stiamo lavorando anche sull’appropriatezza delle prescrizioni". .

Lunghe attese per visite ed esami specialistici, assenza di personale medico e infermieristico e una domanda elevata di prestazioni. Sono queste, in primo luogo, le criticità sta attraversando la sanità e che in molti casi generano malumore tra i cittadini che, non di rado si trovano a virare verso il settore privato. In risposta alle problematiche, negli ultimi mesi Ausl, Aou, ospedale di Sassuolo e il settore privato accreditato si sono impegnati a sostenere un piano per ampliare e migliorare il servizio, con una serie di interventi per il breve, medio e lungo periodo. Ma la situazione, in base a quanto appare dal monitoraggio sul sito della Regione, non è rosea. Le specialistiche che hanno maggiori problemi (quindi sono letteralmente ’in rosso’) sono: oculistica (indice di performance fermo tra il 53 e il 57%); fisiatra (al 27% a inizio settembre), gastroscopia (al 56% a inizio settembre), la dermatologia (addirittura al 21% a inizio settembre e al 56% a fine mese) . Altalentanti anche gli indici di prestazione di chirurgia vascolare, risonanza magnetica all’addome, tac al torace e visita gastroenterologica.

"L’obiettivo del nuovo piano – spiega Stefania Ascari, Responsabile unitario dell’accesso – in linea con le norme regionali e nazionali, è mantenere un’offerta a Cup il più possibile coerente e appropriata rispetto alla domanda". Nel breve periodo, la sanità modenese ha adottato diverse misure per migliorare l’offerta di prestazioni. Tra queste, l’aggiornamento dei piani di lavoro degli specialisti ambulatoriali e ospedalieri, non solo per incrementare la disponibilità di prime visite, ma soprattutto per facilitare i percorsi di presa in carico".

"Inoltre – sottolinea Ascari – sono stati creati team aziendali dedicati alle specialità più critiche, come oculistica, cardiologia e dermatologia, e si lavora sulla piattaforma unica di prenotazione per migliorarne l’efficienza, così come sul potenziamento delle disponibilità di visite ed esami a Cup, anche attraverso la ricerca costante di personale medico dipendente e l’acquisto di prestazioni dal privato accreditato. A fronte delle difficoltà nel reperire personale, sono inoltre stati pubblicati 131 bandi per ore di specialistica convenzionata nel 2024, anche se purtroppo non tutti hanno portato all’assegnazione auspicata. Infine, si lavora costantemente sull’appropriatezza delle prescrizioni e si aggiornano i percorsi urgenti: esiste un vero e proprio catalogo per questo, in modo che il medico abbia sempre un chiaro riferimento sulle priorità per il proprio paziente".

Come ha fatto sapere Ausl, "le azioni messe in atto hanno aumentato la disponibilità di visite ed esami", nonostante le difficoltà nel reperire personale e i tempi ancora molto lunghi. Ad agosto 2024, rispetto all’anno precedente, si registra un +21% di visite oculistiche, +28% ortopediche, +16% otorinolaringoiatriche, +4% neurologiche e +5% pneumologiche. In diagnostica, sono cresciuti gli esami come Tac torace, capo, addome e rachide, risonanze della colonna, addome e muscoloscheletriche, audiometrie ed ecografie ostetriche, ginecologiche e mammografiche, sebbene quest’ultimo ambito presenti ancora criticità. Nonostante lo sforzo, restano ancora branche nelle quali non è stato possibile adeguare l’offerta alla domanda: è il caso di cardiologia, gastroenterologia e dermatologia.

Sul medio-lungo termine, gli obiettivi principali includono il potenziamento della presa in carico della cronicità, con lo scopo di ottimizzare l’offerta e semplificare l’accesso. Sono, inoltre, stati implementati gli strumenti di telemedicina, come la gestione remota di elettrocardiogrammi e spirometrie e l’estensione della televisita di controllo, già attiva nel diabetologico, ad altre discipline come endocrinologia e neurologia. Ma purtroppo non basta.