STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Ert, corsa per la direzione. Oltre cinquanta candidature. Quattro esperti in commissione

Via alle procedure di selezione e verifica d’ammissibilità, la cinquina finale sarà sottoposta al cda. Il nuovo dg potrebbe essere nominato entro maggio, quando scade l’incarico di Malosti.

Sono più di cinquanta coloro che aspirano a diventare direttore generale di Emilia Romagna Teatro: allo scoccare della mezzanotte di giovedì 10 aprile è scaduto il termine per l’invio delle candidature e sono pervenute 55 domande. Il consiglio di amministrazione di Ert ne ha preso atto nella seduta di ieri mattina e ha quindi nominato la commissione di valutazione che dovrà valutare i profili dei candidati, "composta – assicura Ert – da quattro membri con qualificate competenze in campo amministrativo e gestionale nel settore culturale e dovrà insediarsi quanto prima". Come già era avvenuto nella selezione di quattro anni fa, non sono stati annunciati i nomi dei quattro esperti che verranno resi pubblici soltanto al termine della procedura di selezione.

Gli uffici amministrativi di Ert hanno già avviato una prima verifica sulle domande, per accertarne l’ammissibilità: la commissione poi – informa Ert – "provvederà a una valutazione comparativa dei curricula su criteri di comprovata esperienza nel settore teatrale, nell’organizzazione, progettazione e direzione manageriale dello spettacolo dal vivo". Al termine di questo percorso, verranno trasmessi al consiglio di amministrazione cinque profili ritenuti idonei: i candidati e le candidate di questa ‘cinquina’ potranno essere invitati a un colloquio con il cda. E si dovrebbe così arrivare alla designazione del nuovo direttore generale.

Il bando è stato pubblicato il 21 marzo scorso. Come abbiamo riferito, secondo le nuove indicazioni del Ministero della Cultura, le grandi strutture teatrali nazionali (come è Emilia Romagna Teatro) dovranno essere guidate da un direttore generale, una figura con i caratteri del manager, capace di organizzare l’attività di un’istituzione che è una struttura complessa, paragonabile a un’azienda. Il direttore generale potrà poi essere affiancato da un direttore artistico, responsabile dell’area creativa e culturale, che quindi dovrà ideare la programmazione. Non si esclude tuttavia che una stessa persona possa anche riunire in sé entrambi i ruoli. Nel decreto ministeriale viene indicata anche una terza figura, quella del direttore artistico junior (non oltre i 35 anni di età) che dovrà collaborare nello sviluppo della programmazione dedicata a nuovi artisti e nuovi spettacoli.

Il rapporto di Ert con Valter Malosti, regista, drammaturgo e attore, che ha guidato l’ente teatrale dal 2021, scadrà nella seconda metà di maggio. È probabile che per quella data possa già essere individuata la figura che gli succederà. Ert – che ha sede a Modena – è fra i principali Teatri Nazionali italiani: produce spettacoli di rilievo internazionale e gestisce sette sale teatrali in cinque città, Bologna, Modena, Cesena, Castelfranco Emilia e Vignola. Una curiosità statistica: per la selezione del 2021 erano pervenute 100 domande e 16 di esse erano risultate non ammissibili per mancanza o carenza dei requisiti. Erano stati 84, dunque, i candidati ammessi alla valutazione, e in base ai parametri la commissione aveva individuato 11 profili (alcuni ex aequo) a cui era stato richiesto di inviare una traccia di progetto triennale per l’ente. Anche sulla base dei colloqui si era arrivati alla ‘rosa’ finale con la scelta di Valter Malosti.