Modena, 16 maggio 2023 – ‘Dormitorio Rnord’. È così che potrebbe essere soprannominato il noto complesso di via Canaletto all’interno del quale, da mesi ormai, senzatetto e tossicodipendenti trovano rifugio ogni notte. A quanto pare il ‘motel’ funziona grazie al passaparola: infatti, secondo i residenti, ogni giorno gli inquilini della notte hanno volti diversi. Non sono mai le stesse persone che soggiornano nel complesso, insomma. A fungere da dormitorio, il passaggio che porta al parcheggio, quello situato dietro alla sede della polizia locale. Prima il vano era molto più ampio e proprio per arginare il fenomeno, recentemente è stata innalzata una parete in cartongesso che, evidentemente, non è risultata sufficiente. Infatti ogni notte in quello stanzino dormono dalle tre alle quattro persone. Qualcuno, nei giorni scorsi, aveva sistemato una brandina addirittura all’interno dei garage e spesso le gradinate, la mattina, si trasformano in bagni a cielo aperto. "A volte arrivano anche in cinque. Ogni tanto sono stati mandati via, ma tornano due sere dopo – spiegano alcuni residenti. La mattina cerchiamo di stare alla larga da quello stanzino – afferma un altro – se cerchi di allontanarli, diventano aggressivi e spesso sono armati di cocci di bottiglia".
La situazione nel complesso Rnord, insomma, è ben lontana dal dirsi risolta: spaccio, degrado e prostituzione, così come risse e presenza di senzatetto e tossicodipendenti sono all’ordine del giorno o meglio, del ‘minuto’. C’è chi, però, ha deciso di combatterlo il degrado e di ‘usare’ l’arma della mediazione e dell’integrazione per cercare di rendere la zona più vivibile. Paola Bellini, titolare del bar che ha preso in gestione lo scorso novembre, infatti, ha capito che il ‘contrasto’ e l’intolleranza portano solo a scontri e tensioni. Per questo ha scelto di parlare con i tanti senzatetto che la mattina popolano la zona, aprendo le porte del suo bar. "Quando abbiamo aperto, a novembre, spesso la sera dovevamo affrontare gruppi di stranieri ubriachi che, dalle 17 in poi, si presentavano aggressivi e maleducati. Dopo aver alzato la voce, ho capito che la soluzione era invece il dialogo. Ho spiegato loro che questa era casa mia e che le regole le dettavo io – sottolinea. Se ti comporti bene con me, io mi comporto bene con te, ho spiegato loro quando mi sono resa conto che la situazione era insostenibile, con risse ogni pomeriggio. Ho assistito a scene terribili e ho deciso di fare a modo mio e mi hanno ascoltata.
A volte mi hanno detto: "Paola non ho soldi e io li ho fatti sedere come tutti gli altri clienti e ho servito loro la colazione. Sono ragazzi senzatetto che spesso dormono al parco. Altri si sono presentati ubriachi, pretendendo di bere ancora. Ho spiegato loro che avrei offerto loro una birra se fossero tornati ‘sobri’ : e così è stato. Se me lo chiedi, ti offro da mangiare ma se rubi ti mando via. Ora, sinceramente, la situazione è serena: se trovi il compromesso stanno buoni e ti rispettano".