C’è grande attesa, da parte di tutti i soggetti coinvolti, per l’incontro previsto questa mattina al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e che verte su ‘Energica Motor Company’ di Soliera. Oggi, infatti, sarà effettuato l’esame congiunto con il Ministero ai fini della concessione della cassa integrazione per cessazione di attività per i 45 dipendenti dell’azienda di Soliera che progettava e produceva moto elettriche, e che è stata dichiarata fallita dopo che, da qualche tempo, era in forte crisi finanziaria. Dunque, dall’incontro romano, dipende molto del futuro dei dipendenti, che dal 23 ottobre scorso, ossia dalla scadenza della solidarietà di cui godevano da gennaio, vivono in una condizione di ‘vuoto’ di tutela, sospesi come in un limbo e privi di retribuzione e, inevitabilmente di grande preoccupazione.
In preparazione dell’esame congiunto innanzi al Ministero, ieri si è svolto l’ennesimo incontro con la Regione, alla presenza del curatore fallimentare e dei sindacati Fiom Cgil Carpi e Uil. "Il curatore fallimentare – spiega Leo Puca della Fiom Cgil – innanzi alle Regione ha ribadito la richiesta di accedere agli ammortizzatori sociali adeguati a tutelare i lavoratori. Ora resta la grande attesa: dall’esame congiunto di domani (oggi per chi legge, ndr) avremo risposte certe, in merito alla concessione della cassa integrazione, e con quale modalità, ossia se retroattiva o meno (nel caso a partire dalla data di deposito della procedura di liquidazione giudiziale del 22 ottobre scorso)". La storia di ‘Energica Motor Company’ è quella di un’azienda di grande livello tecnologico stritolata dalla crisi: il Consiglio di amministrazione dell’impresa (la maggioranza delle quote, il 75% è detenuta dal Fondo americano Ideanomics) il 15 ottobre scorso ha comunicato l’intenzione di accedere alla liquidazione giudiziale.
Da subito i sindacalisti della Fiom Cgil hanno seguito la delicata questione, sempre ribadendo che "il patrimonio principale è rappresentato dalla professionalità dei lavoratori, tutti profili specializzati. Anche per questo auspichiamo e non ci stanchiamo di farlo, che i tempi per la procedura siano veloci proprio per evitare la dispersione di ulteriori professionalità, un potenziale ‘esodo’ altrove dei lavoratori, e l’individuazione in tempi brevi di investitori per la reindustrializzazione del sito, sempre a Soliera, per non disperdere nulla e nessuno".
Maria Silvia Cabri