OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Emergenze, numero unico: "Tempo medio di risposta quattro secondi e mezzo"

Comporre il 112 per tutte le urgenze: pompieri, ambulanza, forze dell’ordine . Primo bilancio della Regione sull’attivazione. "Gestione più rapida e coordinata" .

Due centrali, ognuna prevede 24 postazioni di lavoro, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici

Due centrali, ognuna prevede 24 postazioni di lavoro, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici

È di 4,7 secondi il tempo medio di risposta del Nue, il ’Numero unico di emergenza’ che permette, componendo il 112, di richiedere l’intervento della polizia, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, del soccorso sanitario e del soccorso in mare. "In Emilia-Romagna – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi – i cittadini hanno ora a disposizione un sistema ancora più veloce e preciso per chiedere aiuto nei momenti di emergenza".

Il Nue 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini possono chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali.

"La centralizzazione delle chiamate – spiegano dalla Regione – assicura, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito".

Il modello organizzativo messo a punto dalla Regione, in collaborazione con il ministero dell’Interno e i vertici delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza coinvolti, prevede che tutte le chiamate effettuate ai tradizionali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530) siano convogliate e prese in carico dalle due Centrali Uniche di Risposta, collocate una a Bologna e una a Parma, a seconda della provenienza della chiamata. "Ogni Cur prevede 24 postazioni di lavoro, più 8 di riserva, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici".

Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle Cur di ricevere in tempo reale l’identificativo e di localizzare in maniera rapida ed immediata la posizione geografica dell’utente, riducendo il tempo di intervista di chi chiama.

Al 23 marzo, nei primi 110 giorni di operatività, nei distretti telefonici dove è stato attivato con date differenti, sono complessivamente 324.133 le telefonate ricevute, con una media giornaliera di 2.071 in quelli di Bologna (attivo dal 3 dicembre 2024), Rimini e Forlì-Cesena (dal 4 febbraio), Comacchio, Ferrara e Lugo (dal 4 marzo), 1.605 in quello di Parma e Piacenza (dal 21 gennaio) e Reggio Emilia (dal 18 febbraio) Modena, Mirandola e Sassuolo (dal 18 marzo).

Per Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Mirandola e Sassuolo il filtro degli operatori, utile a liberare le centrali di secondo livello da chiamate che non richiedevano interventi urgenti, è pari al 47% (45.304 telefonate).

Alle centrali di secondo livello sono state inoltrate 51.016 telefonate: di queste, 22.742 riguardano emergenze sanitarie, 15.042 i carabinieri, 10.761 la polizia e 2.471 i vigili del fuoco.