REDAZIONE MODENA

"Emergenza e urgenza, deve tornare il medico"

Il comitato di Pieve, Riolunato e Fiumalbo: "Non può arrivare da Pavullo. Soprattutto nei casi più gravi, la presenza dell’infermiere non basta".

Ambulanza ed elisoccorso, i mezzi per il trasporto d’urgenza

Ambulanza ed elisoccorso, i mezzi per il trasporto d’urgenza

Resta in primo piano nell’alto Frignano il futuro dei servizi sanitari a Pievepelago, Fiumalbo e Riolunato, soprattutto per l’emergenza-urgenza per la quale i cittadini tornano a chiedere la presenza del medico. Un servizio di cui si è parlato anche nel recente incontro a Riolunato dove sono state presentate alla candidata regionale Elena Ugolini le preoccupazioni per i servizi viabilità e sanità, spesso connessi in Appennino, dove si è più distanti dai centri ospedalieri. Il locale gruppo di cittadini chiede -con petizioni e istanze da avvocati- il ripristino delle tutele sanitarie che sino all’inizio di quest’anno erano assicurate dal progetto medico di ‘emergenza urgenza’ ideato già nel 2003 dai dottori di base. Per i cittadini "è inimmaginabile un servizio di emergenza-urgenza che veda intervenire ambulanza ed infermiere ma non il medico. E se poi il medico dovesse eventualmente arrivare da Pavullo, si capiscono i rischi per l’incolumità e la vita delle persone, ad esempio in caso di attacchi cardiaci".

Queste problematiche sono state esposte da Daniela Contri, già sindaco di Riolunato, nel citato incontro di Riolunato (organizzato da Lega montagna), con la proposta di istituire presso la Casa della Comunità di Pievepelago un presidio unico 24 ore su 24 con medico di base, medico continuità (ex Guardia medica) e servizio medico emergenza-urgenza 118, con strumentazioni per un eventuale primo intervento (ad esempio, la spirometria). Una proposta che necessita di deroghe ai due distinti contratti nazionali di lavoro, ma che ha già avuto consensi anche con una nota dirigenziale Usl e che la stessa Ugolini ha apprezzato tanto da dichiararla come "modello da esportare" in altre realtà montane. "Di certo - dice il gruppo di cittadini che vive e opera in zona- la soluzione di intervento di urgenza di ambulanza ed infermiere, pur formato e specializzato, non può bastare sempre. Una cosa è un medico che deve intervenire in una zona di pianura, una cosa è in montagna con distanze maggiori e viabilità precaria. Quindi occorre un medico di stanza nella zona, al massimo nel distretto dei sei comuni da Fanano a Fiumalbo". A Pievepelago la Casa della comunità Alto Frignano ospita sia il Servizio di Continuità assistenziale (ex guardia medica) che il punto di emergenza-urgenza 118. Le preoccupazioni sul mantenimento di questi servizi e il potenziamento erano state manifestate al direttore Ausl Pavullo in vista dell’erigenda nuova struttura, affinché si tuteli un territorio con prevalente popolazione anziana spesso in luoghi isolati. "Qui -si disse- per carenza di figure mediche, spesso il servizio medico di emergenza urgenza viene a mancare ricadendo impropriamente sulle spalle dei dottori di base già oberati e sotto organico".

g.p.