REDAZIONE MODENA

"Ecco la mia scintilla per il parco XXII Aprile"

Il celebre architetto nei giorni scorsi ha visitato virtualmente il cantiere alla Crocetta: la struttura che ha ispirato nascerà entro l’estate

di Stefano Luppi

"Il mio primo cantiere – spiega al Carlino l’architetto e senatore a vita Renzo Piano, uno dei più noti progettisti del mondo – fu un piccolo distributore di benzina. Quindi occorre affidare progetti ai giovani architetti e per questo sono felice di vedere che il cantiere di Modena prosegue spedito e dopo gli alberi piantati si sta procedendo ora con la costruzione della bellissima opera di Edoardo Tresoldi mentre prosegue la costruzione del padiglione". Il grande architetto premio Pritzker è collegato via computer da Genova con il parco XXII Aprile alla Crocetta, a due passi da una zona ancora, purtroppo, molto degradata soprattutto nei pressi del condominio R-Nord. In questo parco molto frequentato, ma ancora oggi purtroppo ’visitato’ da spacciatori a due passi dall’asilo Toniolo, è stato attivato il progetto ’G124’ proprio ispirato da Piano. Quando l’autore è diventato senatore a vita ha infatti deciso di utilizzare il proprio stipendio per finanziare progetti di giovani architetti in giro nelle periferie d’Italia. Quest’anno tocca appunto, insieme a Padova e Palermo, a Modena, dove i lavori verranno conclusi con l’estate, a settembre.

Nei giorni scorsi l’architetto ha voluto vedere il cantiere coi propri occhi e si è collegato con i quattro giovani laureati che stanno lavorando lì – gli emiliani Alessia Copelli, Martina Corradini, Stefano Davolio, Leo Piraccini, tutti nati nel 1992 – e il loro coordinatore, il docente dell’Alma Mater Matteo Agnoletto. In collegamento anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che si è detto entusiasta di come sta procedendo il progetto. "Debbo ringraziare Matteo Agnoletto – dice Piano – perché i ragazzi stanno lavorando benissimo: sono molto soddisfatto perché penso che l’architettura sia partecipazione, sia abitudine e le costruzioni, anche quella non troppo complessa come il nostro padiglione immerso tra il verde e l’opera di Tresoldi, devono essere visitate e diventare una abitudine". Piano parla con grande trasporto con i suoi interlocutori lontani: "Questa di Modena, quelle di Padova e del quartiere palermitano dello Zen, come quelle degli anni scorsi in molte periferie, sono delle piccole scintille, piccole perle da valorizzare. Vorrei tanto essere lì con voi a Modena a vedere dal vivo l’opera sospesa di Tresoldi, i tanti alberi piantati su indicazione dello scienziato Stefano Mancuso e vedere come si utilizzerà il padiglione in legno. Sono anche curioso di capire come tutto ciò vibrerà alla luce diurna e a quella artificiale". Il senatore a vita, 83 anni e una verve invidiabile, nell’ora e mezzo di collegamento fa continuamente riferimento ai "ragazzi" come veri protagonisti del progetto modenese. Progetto che, peraltro, è il primo che effettivamente vede la luce, con il contributo del Comune, in una città dove sono stati purtroppo bocciati Botta, Gehry, Krier, Aulenti. "Sarà Matteo Agnoletto a seguire questo progetto – continua Piano – e anche a Modena dimostreremo quanto penso: ossia che il mondo non sia malato come si dice, ma che ci sia tanta brava gente che frequenta zone come questa. Io un’opera di così piccole dimensioni la chiamo un rammendo, una cosa importantissima dal punto di vista sociale, un lavoro corale da seguire e apprezzare".

L’architetto Agnoletto, modenese, prof di composizione architettonica a Bologna, ascolta e a tratti sorride spiegando che "questo è un momento molto importante per i ragazzi, per noi docenti, per comune e università e per la comunità modenese. Il nostro cantiere è aperto e dinamico, molta gente passa a vedere. Chiuderemo al massimo in settembre". I veri protagonisti, come detto, sono i giovani architetti Alessia Copelli, Stefano Davolio, Leo Piraccini e la carpigiana Martina Corradini. Sono sul cantiere e spiegano: "Abbiamo coinvolto le scuole due mesi fa con i bambini che hanno scritto lettere agli alberi. Ora stiamo lavorando con una azienda modenese per realizzare il tavolo in legno del padiglione e stiamo procedendo con le fondazioni. Anche la scultura di Tresoldi sta prendendo forma mentre con le associazioni del parco stiamo predisponendo il calendario delle iniziative estive".