VINCENZO MALARA
Cronaca

Ecco la Ghirlandina di lego. In mostra al Nuovo Diurno, raccolta fondi per Aseop

L’opera di Giorgio Ruffo ha richiesto un anno di lavoro e circa 80mila mattoncini "Ho studiato la Torre in ogni dettaglio anche grazie a foto col drone. Sfida difficile".

L’opera di Giorgio Ruffo ha richiesto un anno di lavoro e circa 80mila mattoncini "Ho studiato la Torre in ogni dettaglio anche grazie a foto col drone. Sfida difficile".

L’opera di Giorgio Ruffo ha richiesto un anno di lavoro e circa 80mila mattoncini "Ho studiato la Torre in ogni dettaglio anche grazie a foto col drone. Sfida difficile".

Pezzo dopo pezzo, dettaglio dopo dettaglio, oltre ostacoli e difficoltà. Ed eccola in tutto il suo splendore: la Ghirlandina. Ci sono voluti un anno di duro lavoro e circa 80mila mattoncini di lego per trasformarla in realtà, una riproduzione fedele alta tre metri, che farà bella mostra nelle sale del Nuovo Diurno di piazza Mazzini fino a domenica 9 febbraio, anche se è più che probabile una proroga per deliziare (e solleticare) a lungo gli sguardi e il cuore di modenesi e turisti.

La ‘Pioppa’, realizzata da Giorgio Ruffo, va a completare il Duomo in lego costruito dallo stesso artista ed esposto nel 2024. Parliamo complessivamente di oltre 180mila mattoncini (tra Cattedrale e Ghirlandina), la maggior parte recuperati, che consegnano al pubblico la riproduzione completa e impeccabile del sito Unesco.

Ancora una volta, come era successo per il Duomo, l’iniziativa patrocinata dall’Amministrazione è stata fortemente voluta e realizzata grazie ad Aseop (Associazione sostegno ematologia oncologica pediatrica) con l’obiettivo di raccogliere fondi per completare la costruzione della seconda Casa di Fausta (verrà inaugurata in primavera), che ospiterà pazienti giovani e adulti in cura al Policlinico di Modena.

I visitatori del Diurno potranno contribuire all’ultimazione dell’intervento ‘accendendo’ le luci di Duomo e Ghirlandina in lego con un’offerta di un euro. Ieri la presentazione in anteprima dell’installazione alla presenza, oltre che dell’autore Ruffo, del presidente di Aseop Erio Bagni, dell’assessore al Turismo e promozione della città Andrea Bortolamasi e del dirigente del servizio Giovanni Bertugli.

E a guardare l’opera non le manca proprio nulla, compreso il suono della campane che si ripete puntuale ogni ora. Raccontando il grande impegno necessario per arrivare alla fine, Ruffo non nasconde che tutto nasce "dalla grande emozione collettiva generata nei modenesi dalla prima esposizione del Duomo un anno fa. Non c’era luogo dove andassi in cui non mi chiedessero di riprodurre anche la Ghirlandina, così mi sono messo immediatamente al lavoro studiando le vecchie tavole storiche, girando immagini col drone e approfondendo ogni dettaglio sulla torre. Sono stati dodici mesi intensi, con momenti anche difficili, ma che ho superato con la passione e lo stimolo della mia famiglia".

Plaude all’opera Bagni: "Per noi di Aseop è stata ancora una volta un’esperienza bellissima e importante, che dà continuità alla bella collaborazione iniziata con Giorgio un anno fa. Con l’impegno di tutti siamo quasi arrivati al completamento della seconda Casa di Fausta, che aiuterà tantissime famiglie".

Bortolamasi sottolinea il "forte impatto sociale avuto dal Duomo in lego, a cui adesso si è aggiunta la Ghirlandina, un’opera strepitosa che parla solo guardandola. In questo modo proseguiamo nel nostro intento di raccontare la città attraverso i suoi simboli più importanti".