REDAZIONE MODENA

"E’ bello tornare finalmente a scuola Ma abbiamo paura, le aule sono piccole"

Gli studenti delle superiori: "Sugli autobus temiamo assembramenti e in classe non riusciamo a stare a un metro di distanza"

di Valentina Reggiani

Quello che ieri si respirava nell’aria era sicuramente la grande voglia di ritrovarsi, di stare insieme. Il rientro in classe per gli astudenti delle superiori ha però confermato i rischi di eventuali contagi: gli assembramenti all’esterno degli istituti sia all’inizio delle lezioni che al termine sono inevitabili. Sono stati gli stessi studenti a confermare di avere un po’ di timore nonostante l’innegabile felicità per il rientro in classe. Al contrario – almeno nella giornata di ieri – pare scongiurato l’assembramento sui mezzi di trasporto: le corse, anche da e per la provincia, sono state raddoppiate tanto che, in alcuni casi, gli studenti si sono ritrovati da soli sui bus. Inoltre – come spiegato da alcuni genitori all’esterno del Polo Leonardo – tanti ragazzi sono stati accompagnati in auto proprio per evitare che ‘incappassero’ in situazioni a rischio contagio.

"Ci sono tanti pullman ed è impossibile che si verifichino situazioni di assembramento a bordo – conferma l’autista di Sst Giuseppe Camalleri – rispetto al precedente lockdown, per questo rientro in classe sono stati predisposti servizi aggiuntivi e i posti sono sempre occupati al 50%. Qualche timore tra i ragazzi comunque permane. "Mi ha portato mio padre stamattina ma ora devo salire sul pullman per tornare a casa, a Ravarino – racconta Giada Inmbriaco – ho paura dell’affollamento sinceramente poiché, durante il precedente lockdown, una volta ripresa la scuola eravamo tutti appiccicati".

Un altro studente di quinta superiore, Kevin Conoscenti conferma però come il servizio risulti ben organizzato e sicuro. "Sono aumentate le corriere e secondo me ora sono fin troppe: io, che arrivo da Vignola, mi sono ritrovato da solo sul pullman. A mio avviso, però, non era il momento di riaprire: ci sono ancora troppi contagi".

"Quando arrivo al mattino c’è un sacco di gente assembrata fuori dalla scuola – afferma Matteo Marchesi – soprattutto oggi (ieri, ndr) che c’è maltempo. Tanti ragazzi si erano poi assembrati sotto alle pensiline delle biciclette e non indossavano la mascherina. Inoltre in classe sicuramente non riusciamo a restare ad un metro di distanza: le aule sono troppo piccole. La voglia di ricominciare è tanta ma c’è anche la paura di ammalarsi". Tiziano D’Amore spiega che, per timore di restare contagiato, preferisce raggiungere l’istituto in auto. "Il problema vero però non sono i mezzi pubblici – spiega lo studente – ma le aule troppo piccole: noi ad esempio siamo in 29. Credo che l’errore sia stato far tornare in classe anche le seconde, terze e quarte superiori; sarebbe stato opportuno far riprendere in presenza solo le prime e le quinte. L’ultimo anno rappresenta una tappa importante nelle nostre vite e vorremmo goderci questo periodo". Anche Giovanni Bortolani spiega di preferire il tragitto in auto: "Sono felice di aver ripreso le lezioni perchè la didattica a distanza, soprattutto per noi dell’ultimo anno, si è rivelata molto difficile".