Modena, 9 ottobre 2024 – Niente ergastolo, come invece aveva chiesto la pubblica accusa ma una condanna a 30 anni di carcere per Salvatore Montefusco, il 71enne che il 13 giugno 2022 uccise a colpi di fucile la moglie Gabriela Trandafir (47 anni) e la figlia della donna, Renata (22 anni). La sentenza è stata pronunciata poco fa in tribunale a Modena dopo quasi cinque ore di camera di consiglio dalla Corte d'Assise presieduta dalla dottoressa Ester Russo.
Esclusa l'aggravante della crudeltà e della premeditazione; concesse invece le attenuanti generiche equivalenti alle altre aggravanti contestate: l'aver commesso il reato di maltrattamenti, il delitto nei confronti della moglie e l'aver commesso il fatto in presenza di minori. (Il figlio della coppia, unico sopravvissuto) .
Montefusco è stato poi condannato a cinque anni di libertà vigilata e al risarcimento di un milione di euro nei confronti del figlio, parte offesa e parte civile nel processo. Per quanto riguarda i fratelli e le sorelle di Gabriela così come la mamma della vittima, i risarcimenti saranno stabiliti in un separato procedimento civile.