Ci sono due indagati per il tragico infortunio mortale avvenuto lo scorso mercoledì a Massa Finalese, all’interno della Padana Sali di via Modena ovest. Qui, infatti, schiacciato da un braccio meccanico ha perso la vita Roberto Carani, che era titolare dell’azienda assieme al fratello Graziano. Per atto dovuto la procura di Modena ha iscritto nel registro degli indagati proprio quest’ultimo, che non era presente al momento dei fatti, e l’operaio della stessa ditta che, invece, si trovava sul posto e il primo a dare l’allarme.
L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. La prossima settimana si procederà alla nomina del consulente della procura per effettuare gli accertamenti tecnici all’interno dell’azienda e sul macchinario in cui l’uomo è rimasto schiacciato.
L’avvocato di fiducia del fratello della vittima, iscritto apputo nel registro degli indagati, Diego Galeotti sottolinea che sicuramente nominerà un consulente di parte per prendere parte agli accertamenti.
Erano le 16 quando Roberto, 59 anni, insieme all’operaio era al lavoro nei pressi del rullo di un macchinario dove procedono i sacchetti di sale.
L’uomo si sarebbe fermato a controllare lo spostamento dei sacchi sul nastro, venendo improvvisamente schiacciato alle spalle dalle pinze pneumatiche, collegate ad un braccio meccanico, a ’ragno’.
Immediato l’allarme del collega che ha assistito impotente alla scena. Sul posto erano accorsi subito i vigili del fuoco e i carabinieri di Finale Emilia che si sono occupati dei rilievi. Ora le perizie stabiliranno se vi siano eventuali responsabilità nel tragico infortunio. I fratelli Graziano e Roberto Carani erano soci contitolari della ditta dove Roberto ricopriva l’incarico amministrativo di vicepresidente.
v.r.