REDAZIONE MODENA

Duchi d’Este e Napoleone, i volumi

Duchi d’Este e Napoleone, i volumi

Modena, purtroppo, ancora ’perde’ nei confronti di Ferrara come città ’estense’ per antonomasia nonostante sia stata capitale del ducato per 250 anni dopo il passaggio di questa alla Chiesa nel 1598.

Non mancano, per fortuna, neppure sotto la Ghirlandina gli studi riguardanti il lungo periodo dei duchi d’Este e del periodo napoleonico che ne interruppe il regno per una manciata di anni, ma qui è poi più complicato passare dal mondo dell’accademia a quello più generico di una mostra. Per quanto riguarda gli studi comunque i materiali per quanti si vogliano aggiornare non mancano, segnaliamo tra le ultime uscite i volumi ’Dipingere pensieri. Francesco IV d’Austria-Este e la decorazione del Palazzo Ducale di Modena (1814-1846)’ (Eut editore, 26 euro, in foto) della storica dell’arte modenese Sonia Cavicchioli, docente all’Alma Mater e ’Le residenze di corte del regno d’Italia (1805-1814). Architettura ed etichetta in età napoleonica’ (Mimesis editore) dove compare un saggio di Vincenzo Vandelli dedicato al ’Palazzo del re d’Italia in Modena e della Scuola del Genio e dell’Artiglieria’. Il palazzo ducale, dunque, il più celebre monumento realizzato a inizio ‘600, dopo il Duomo. Cavicchioli nel suo testo, molto illustrato, parla della intensa stagione di lavori che nel XIX secolo interessarono il palazzo, oggi sede dell’Accademia Militare: Francesco IV fece decorare nella sua residenza nuovi appartamenti e ambienti e qui se ne analizzano una trentina. Riferito agli anni napoleonici di poco precedenti è il testo di Vandelli che prende il via dall’arrivo delle truppe francesi in città nell’agosto 1796 e analizza il periodo ’militare’ che interessò la reggia modenese.

Stefano Luppi