VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Dubbi su uno scatolone trovato in un casolare

Sono ancora tantissime le ombre sulla scomparsa della giovane di Vitriola di Montefiorino Daniela Ruggi: il lavoro dei militari, coordinati...

Un momento delle ricerche

Un momento delle ricerche

Sono ancora tantissime le ombre sulla scomparsa della giovane di Vitriola di Montefiorino Daniela Ruggi: il lavoro dei militari, coordinati dalla procura va avanti in silenzio ma, a quanto pare, le indagini hanno ‘ampliato’ le direzioni, il raggio di azione. Recentemente è stato posto sotto sequestro uno scatolone riportante la scritta ‘Roba di Daniela, non aprire’ che era stato trovato in un casolare, a poca distanza dall’abitazione della 31enne, da alcuni cittadini e subito consegnato ai carabinieri. Potrebbe contenere effettivamente abiti della giovane scomparsa (in base a taglia e colori solitamente ‘preferiti’ da Daniela) ma è mistero su chi l’abbia lasciato. A seguito di un primo sopralluogo effettuato dai carabinieri in quello stabile in cui Daniela era solita recarsi, nessun elemento utile alle indagini era stato rinvenuto nell’edificio. Poi alcune persone del posto – indagate per essersi presentate casa per casa a chiedere indicazioni sulla scomparsa della giovane presentandosi, secondo i testimoni, come carabinieri – avevano rinvenuto la scatola a distanza di una settimana dal sopralluogo dell’Arma.

Ora il contenitore, così come gli abiti al suo interno, saranno sottoposti ad analisi per verificare l’eventuale presenza del Dna della giovane e ulteriori tracce ma ci si chiede ovviamente come ci sia finito lì lo scatolone e, soprattutto, chi possa averlo portato nel casolare, meta della 31enne soprattutto in estate. Sorge dunque spontanea una domanda: potrebbe trattarsi dell’opera di qualcuno interessato a depistare le indagini? Può essere al contrario il gesto – grave – di un mitomane?

Pare che tutte le ‘piste’ del passato ad oggi non abbiano portato a nulla di concreto: lo ‘sceriffo’ nulla c’entrerebbe con la scomparsa di Daniela, dal momento che elementi a suo carico non ne sarebbero emersi fin qui. E’ ancora indagato per il sequestro della 31enne, è vero, ma la sua iscrizione nel fascicolo è relativa ad una pista che via via si è ‘disgregata’. L’amico Sossio Varra, da poco uscito dal carcere avrebbe escluso di aver visto Daniela in epoca ‘sospetta’, avendo scambiato qualche messaggio con la giovane ben prima della scomparsa, per poi recarsi a Napoli dove era stato arrestato per un cumulo di pena relativo ad altri reati. C’è la ‘traccia’ di Porta Aperta, dove gli operatori avrebbero avvistato la 31enne il 23 ottobre ma nessuno dei presunti presenti avrebbe confermato la circostanza. Poi ci sono gli avvistamenti, numerosi, tra Modena, Milano e altri luoghi, in particolare stazioni ma, anche in questo caso, si tratterebbe di mere ipotesi. In sostanza il dato certo è soltanto uno: Daniela Ruggi parlò l’ultima volta con la mamma il 19 settembre. Dal 20 della giovane si è persa ogni traccia.

v.r.