REDAZIONE MODENA

Doppia protesta ad alta quota "No ai nuovi impianti di risalita"

Gli ecologisti del comitato ’Un altro Appennino è possibile’ hanno manifestato al Passo della Croce Arcana:. Nel mirino la seggiovia Corno-Lago Scaffaiolo e la funivia dalla Doganaccia: "Deturperanno l’ambiente".

Doppia protesta ad alta quota  "No ai nuovi impianti di risalita"

Doppia protesta ad alta quota "No ai nuovi impianti di risalita"

Doppia protesta, ieri, contro la realizzazione di due impianti di risalita: la seggiovia in territorio emiliano da Polla del Corno alle Scale al Lago Scaffaiolo (Fanano), e la funivia dalla Doganaccia (versante toscano) al Corno (Bologna).

Gli emiliani si sono dati appuntamento a Capanno Tassoni di Fanano, e i Toscani alla Doganaccia di Pistoia, con ritrovo per entrambi al Passo di Croce Arcana di Fanano dove si è svolta la manifestazione del comitato "Un altro Appennino è possibile" che riunisce una dozzina di sigle, tra cui Italia Nostra. Gli unici simboli presenti erano quello del Cai Pistoia e di Legambiente. "Riteniamo assurdo che si vogliano investire più di 20 milioni di euro (15,7 per la funivia e almeno 7 per la seggiovia) – sostengono i dimostranti – per allargare due comprensori sciistici che ormai faticano a restare aperti per quattro mesi di fila, del tutto dipendenti dalla neve artificiale, in un territorio dove l’acqua è preziosa, l’energia è costosa e i cambiamenti climatici imporrebbero ben altre priorità. Impianti destinati a deturpare ambienti unici, protetti, di grande importanza per la biodiversità, e a invaderli, l’estate, con una portata di migliaia di persone all’ora. Fermarli non è solo possibile, è anche doveroso, soprattutto adesso".

Precisano che "in un Appennino, come quello bolognese, che oggi conta più di trecento frane, sembra incredibile che la Regione intenda ancora spendere denaro pubblico in un’opera dannosa e inutile, a favore di un’impresa che già si sostiene soltanto grazie ai contributi regionali".

"Fino a poco tempo fa sembrava che il progetto della Doganaccia fosse stato accantonato – commenta Marco Mescoli del Cai di Castelfranco Emilia, presente alla manifestazione – mentre di recente ne è stato presentato uno nuovo al Comune di Pistoia. È una realizzazione che non può avere futuro e la montagna avrebbe bisogno di altro". Alla realizzazione della seggiovia Corno alle Scale – Lago Scaffaiolo da alcuni anni si oppongono gli ambientalisti con manifestazioni e un ricorso al Tar dell’Emilia Romagna, respinto all’inizio di maggio scorso, dando ragione alla Regione che aveva deciso la costruzione del nuovo impianto senza la presentazione della Valutazione di Impatto Ambientale. Per Legambiente, la nuova realizzazione del Corno non è puro ammodernamento, bensì un vero e proprio nuovo impianto, con tracciato diverso, stazioni di partenza e di arrivo in sedi e a quote diverse.

Walter Bellisi